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UN ARRIVEDERCI CON TANTI DUBBI

di Giacomo A. Galassi

Rocco Commisso riparte oggi per l'America e lascia Firenze dopo 39 giorni nei quali certo le gatte da pelare non sono mancate. "Quando sono tornato la situazione era drammatica", ha detto a più riprese negli ultimi giorni il presidente che è grato a Iachini anche se non soprattutto per aver portato in porto una nave che navigava in acque pericolose.

Non che siano state risolte tutte le problematiche in vista della stagione, ma almeno può stare tranquillo riguardo al fatto che la prossima stagione la Fiorentina la giocherà in Serie A, cosa non così scontata se consideriamo che il presidente appena arrivato ha visto dal vivo le sconfitte con Atalanta e Sassuolo. E se sul fronte allenatore ancora restano da sciogliere le riserve su chi guiderà la squadra la prossima stagione, sono anche altre le questioni a continuare a tenere banco.

Una su tutte la sentenza del Tar in merito al ricorso sul Viola Park, rinviato nella mattinata di ieri al 9 giugno, data nella quale si saprà se la Fiorentina dovrà interrompere o meno i lavori di costruzione del nuovo centro sportivo. Poi c'è il tema dei rinnovi, con Ribery e Vlahovic su tutti che devono discutere con la dirigenza le proprie posizioni contrattuali: il francese per capire se continuerà la sua avventura in viola, il serbo per capire se dovrà andare allo scontro o troverà un accordo per alzare il proprio ingaggio.

Last but not least, la questione relativa all'apparato dirigenziale. Perché la conferma di Daniele Pradè pare ormai una formalità, ma l'annuncio ufficiale ancora non c'è stato. Così come un annuncio relativo ad un profilo che possa affiancare il ds nel mercato.

L'era degli annunci insomma almeno per ora sembra finita. Un'era che in ogni caso passerà in secondo piano se la Fiorentina riuscirà a mettere a segno qualche colpo extra-campo nelle prossime settimane.