UN ARTICOLO A COSTO ZERO...
Piccolo rewind sulle vicende di casa viola. Più o meno a un giorno qualsiasi delle ultime due settimane. Quando in città si continuava a respirare una pessima aria. Per le bordate a suon di comunicati tra la Fiorentina e Vincenzo Montella, ma non solo. I tifosi, in mezzo, già poco convinti dopo la reprimenda post Siviglia, l'unica cosa che avevano capito è che (come già capitato) la "loro" Fiorentina era in un mare in burrasca.
Al termine di una stagione sì positiva, ma nella quale si è di nuovo manifestato un certo tipo di scollamento che ha reso lontana e persino inavvicinabile la squadra. E allora, dopo i soliti fiumi di parole sul bisogno di "aprirsi" e di "comunicare meglio", finisce che la sensazione del giorno dopo la presentazione di Sousa, sia quella che ancora non si sia agganciato del tutto il nocciolo del rapporto (come minimo difficile) tra la Fiorentina (intesa anche come società) e la sua gente (che piaccia o meno, alla fine dei giochi è davvero un cliente, ma senza trattamenti riservati).
Perchè sa da un lato Paulo Sousa sembra aver subito capito di quale empatia sia capace questa città, rilanciando subito il bisogno di feeling con la tifoseria e di conseguenza anche l'opportunità di maggiore vicinanza (anche nel corso di allenamenti a porte aperte) dall'altro nelle parole dei dirigenti si fatica a registrare un cambio di prospettiva. Perchè se è vero che le parole sono importanti (cit.) è altrettanto vero che da sempre (da quando è nata, e Lei è del '26...) la Fiorentina è La Fiorentina.
Sentir citare continuamente "Fiorentina", quasi fosse un'antifona da non dimenticare, non fa altro che alimentare dimensioni aziendali e commerciali ben lontane del calcio, e che spesso sono alla base dei malumori di una città che invece vive di passioni ed emozioni, tanto più per i propri colori. "...Il ruolo di allenatore di prima squadra di Fiorentina", "obiettivi di Fiorentina", "elementi da inserire in Fiorentina" sono tutto sommato scelte comunicative difficili da comprendere se si vuole, prima di tutto, ricostruire un rapporto apparso sfilacciato. E ieri stridevano con un nuovo corso come quello che si apre con l'arrivo del portoghese.
L'articolo in questione può anche apparire soltanto un minimo dettaglio, al pari del richiamo che rilanciamo su queste pagine, ma suona laconicamente troppo simile a tanti, troppi, errori che questa Fiorentina ha commesso (e commette). Sotto il profilo della gestione ambientale, della comunicazione e di quella stessa empatia che (ci auguriamo) Paulo Sousa riesca a regalare alla sua nuova squadra. Un team tutto ancora da assemblare in questi primissimi giorni di calciomercato nel quale spendere sarà complicato come sempre.
Ecco perchè, allora, aggiungere un articolo, e chiamarla "La Fiorentina" sarebbe un'ottima scelta, tanto più a costo zero...