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UN ATTACCANTE SOTTO L'ALBERO

di Iacopo Barlotti

Cosa avrà trovato il tifoso viola sotto l'albero di Natale? Detto che la stretta attualità ci porta al campo – e quale regalo sarebbe migliore della terza vittoria consecutiva domani al Franchi contro il Parma? – è inevitabile che lo sguardo si proietti già al calciomercato di gennaio. Una sessione che, come al solito, richiederà fantasia, idee e pochi soldi ma che lascia intravedere situazioni (e suggestioni) quantomeno interessanti. D'altra parte non è un mistero che la Fiorentina abbia bisogno di un attaccante, per dare ossigeno a un reparto finora troppo concentrato su Simeone (4 gol in 17 gare) e sull'altalena di Mirallas, Pjaca e Vlahovic. 

E allora i nomi più caldi in queste ore sono quelli di Luis Muriel e Manolo Gabbiadini, due che il nostro campionato lo conoscono già bene: classe 1991, appena 1 gol realizzato in questa prima metà di stagione, farebbero entrambi volentieri ritorno in Italia. Il colombiano - passato dalla Samp al Siviglia per oltre 20 milioni di euro nell'estate 2017 - sta trovando decisamente poco spazio: fra campionato ed Europa League non gioca titolare da inizio novembre e nella Liga ha collezionato appena 6 spezzoni (di cui 1 da titolare) in 17 giornate, con 1 gol realizzato (al Barcellona).
Gabbiadini sembra invece essere il preferito di Stefano Pioli, che lo ha già allenato a Bologna e di cui apprezza la duttilità. Si tratta però di un giocatore assai meno letale sotto porta: in due anni, con la maglia del Southampton, ha segnato appena 10 gol in Premier League, di cui uno solo in questa stagione (in 12 presenze). 

In mezzo ad altre piste sempre valide –  leggi Stepinski e Sansone – ci sono poi anche due suggestioni. Una chiamata Giuseppe Rossi, ancora svincolato dopo l'esperienza di Genova: Pepito tornerebbe di corsa in viola e sarebbe un'operazione davvero a costo zero, ma con enormi interrogativi dal punto di vista fisico, che non sembra scaldare troppo l'entusiasmo di Corvino. Infine Balotelli: la rottura col Nizza è totale e l'ennesima voglia di rinascita di SuperMario lo può riportare in Italia. La trattativa, se mai comincerà, si preannuncia complessa e la scommessa tutt'altro che low-cost, ma sarebbe senz'altro in grado di riaccendere l'entusiasmo (e il dibattito) in riva all'Arno. L'entusiasmo: quello sì, un regalo sempre gradito.