UN BILANCIO IN CHIAROSCURO

Una pausa riservata alle Nazionali che per i giocatori della Fiorentina è stata fonte di gioia e delusioni. Dopo la partita giocata dall'Argentina nella notte e il ritorno di Simeone e Pezzella previsto per domani, tutti i viola saranno a breve a disposizione di Pioli, pronti al Centro Sportivo per preparare la delicata sfida contro il Napoli. E un piccolo bilancio della folta spedizione viola in Nazionale è possibile farlo.

Chi ha preso la scena in Italia è stato certamente Federico Chiesa, autore di un grande spezzone di gara contro la Polonia e una prestazione un po' più opaca contro il Portogallo. A prescindere dai commenti sull'importanza per il movimento italiano di ripartire da giocatori come l'esterno della Fiorentina, senza dubbio Chiesa esce da questi 10 giorni con l'Italia rafforzato, quantomeno nell'autostima.

Discorso simile per Cristiano Biraghi, il quale ha per forza di cose attirato meno attenzioni di Chiesa ma si è potuto comunque godere l'esordio in maglia azzurra e una prestazione sufficiente contro la Polonia. Esordio da rimandare invece per Benassi, sempre in panchina nelle due partite dell'Italia di Mancini.

Anche Dragowski, grande atteso della partita contro il Napoli, non ha trovato spazio nelle partite dell'Under 21 polacca e non ha potuto così trovare un po' di ritmo in vista della partita del San Paolo (leggi qui).

Chi ha avuto l'esperienza migliore sono stati i due argentini, con Simeone in grande spolvero e autore del primo gol in maglia albiceleste, e un Pezzella che anche in Nazionale ha dimostrato di meritarsi il posto in questa Argentina.

Tralasciando le avventure di Norgaard (0 minuti) e Milenkovic (90' contro la Lituania), chiusura per Marko Pjaca, che invece di minuti nelle gambe ne ha messi eccome (100 minuti in due partite) ma che ha dovuto subire la pesante sconfitta della sua Croazia contro la Spagna. Adesso però il pensiero va solo alla Viola: per Pjaca contro il Napoli ci potrebbe essere la prima partita da titolare in maglia gigliata.