UN CORO PER DARSI CORAGGIO
"Chi non salta è bianconero", è un coro che dalle parti di Firenze suona come un disco già sentito, anche se questa volta le circostanze in cui lo si è udito, sono apparsi a molti piuttosto particolari. Minuto 65 circa di Fiorentina-Arsenal in Champions League femminile, le viola di Cincotta nonostante un atteggiamento prudente stanno già perdendo 0-4 contro le temibili inglesi (finirà con lo stesso risultato, ndr) e dagli spalti del Franchi si sentono i 5000 tifosi gigliati, uno più uno meno, intonare e saltare allo stesso tempo.
Chiaro, i momenti delle due squadre che domani pomeriggio daranno il via alla 3^ giornata di Serie A, l'abbiamo detto, sono diametralmente opposti. E se la Juventus ha fatto fin qui bottino pieno, di particolare valore visto che tre dei sei punti sono arrivati contro l'avversaria più diretta degli ultimi anni, il Napoli, lo stesso non si può dire della Fiorentina, alle prese con una crisi di risultati che ormai si trascina dalla fine della scorsa, tenebrosa, stagione.
Come fare per provare a rovesciare i rispettivi momenti, quando ti trovi davanti l'avversaria peggiore? Beh, il vecchio adagio per cui "la speranza è l'ultima a morire" senz'altro aiuta, però ci sono anche idee concrete in ballo. Passando magari ad una difesa a tre (un'idea sulla quale Montella sembrerebbe star lavorando), o tentando di farsi spingere dall'entusiasmo del pubblico di cui raccontavamo sopra. Anche l'avere dalla tua parte un certo Franck Ribery, in partite del genere, può senz'altro aiutare. Qualsiasi sia la soluzione migliore, in casa Fiorentina sarà necessario non farsela sfuggire, se si vogliono mantenere alte le speranze di cavarsela contro i tanto detestati juventini. Dal coro sentito ieri sera sugli spalti, mentre giocavano le ragazze in maglia viola, si direbbe che la città stia per il momento provando a dare coraggio. A se stessa, ma soprattutto ai giocatori che sabato dovranno provare a fare l'impresa.