UN ESAME BUGIARDO
Era l'esame di maturità, la prova da non fallire; da Cagliari si doveva capire quanto valeva in realtà la Fiorentina. Guardando il risultato, sembra proprio che l'ultimo passo per diventare una grande squadra i viola non lo vogliono fare; evidentemente manca ancora qualcosa. Ma cosa manca in realta? Chi ha veramente sbagliato, almeno ieri?Il punto di vista del tecnico è emblematico, un risultato bugiardo. E di sicuro, qualcosa di bugiardo, il verdetto di Cagliari l'ha portato.
La colpa si può dare, in questo sono stati quasi tutti d'accordo, all'arbitro Gava, che ha penalizzato abbastanza pesantemente con le sue scelte l'andamento della gara: dubbio il rigore dato ad Acquafresca, molte ombre anche su quello negato a Gilardino. Senza dubbio due episodi condizionano una gara, specie per chi gioca in trasferta. Oltretutto stiamo entrando in un circolo vizioso abbastanza curioso: aldilà delle opinioni che ci possono essere su Gilardino, molte delle quali si aggrappano al fatto che il bomber di Biella stia ancora scontando il fallo di mano di Palermo, spesso si dice che gli arbitri in qualche modo si sentano condizionati dalle grandi squadre; una grande squadra ambisce a diventare la Fiorentina, che però proprio con gli arbitri si deve scontrare, come dire che siccome non siamo ancora una grande non riceviamo favori particolari, ma forse lo saremmo se non subissimo un certo genere di torti. Una colpa minima si può dare alla tradizione: Cagliari è sempre stato un campo ostico per la Fiorentina e purtroppo anche quest'anno è andata male (l'anno scorso rischiava addirittura di compromettere un'intera stagione).
Una colpa ancora minima può essere data alla sfortuna, perché Mutu quest'anno gioca molto poco, e l'assenza di un fuoriclasse si sente sempre. Qualche colpa può essere attribuita all'atteggiamento generale della squadra: sopratutto nel secondo tempo i gigliati avrebbero dovuto creare di più, invece dopo i primi quindici minuti della ripresa sono mancate un po' di forza e convinzione; in più c'è anche da dire che nessuno dei cambi apportati da Prandelli ha dato la scossa necessaria. Proprio sui cambi di Prandelli cade l'ultimo punto interrogativo. Jovetic aveva una grande occasione per mettersi in mostra, e a parte un inizio un po' titubante non ha giocato male. Lasciarlo negli spogliatoi all'intervallo sa tanto di bocciatura bella e buona, mentre in campo per novanta minuti è rimasto Santana, che non assomigliava neanche ad un alter-ego imbranato del giocatore che in queste ultime partite aveva ben impressionato.
Ora c'è da risollevarsi nuovamente, con la consapevolezza che ancora qualcosa non va. E' strano che tutto questo succeda dopo la prima vera settimana intera che la squadra ha avuto per prepararsi alla gara; forse giocare una volta ogni tre giorni stanca, ma lascia ben alta la concentrazione. Non sarà stata proprio la "strana settimana" ad aver inciso sulla prestazione di ieri?