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UN FRENETICO STANDBY

di Dimitri Conti

I numeri parlano, e si può dire senza timori che per il portiere viola Dragowski questa che va ora ad imboccare l'ultimo scorcio si sia rivelata un'altra stagione di tanta panchina e poche presenze. Il classe '97 polacco avrebbe sperato in un cambio di marcia dopo i molto contestati errori di Sportiello, autore di due prestazioni molto opache nelle partite contro Bologna e Juventus (soprattutto a seguito dell'errore sul gol di Bernardeschi: LEGGI QUI i risultati del sondaggio di FirenzeViola.it sul tema). Ma alla fine Pioli ha riconfermato totale fiducia nei confronti del suo numero uno, lasciando lo scalpitante Drago in panchina. A lui sono state lasciate fin qui infatti solamente le due partite di coppa giocate dai viola, nelle quali ha peraltro ben figurato.

Ma la prossima estate sarà la resa dei conti per il giovane e rampante portierino. Che vivrà questi mesi da qui a giugno come all'interno di un frenetico standby, nel quale non può far altro che guardare la luce in fondo al tunnel. Sul lanternino è appeso il riscatto di Sportiello, che potrebbe rivelarsi in tal senso decisivo per determinare poi il futuro di Dragowski. In caso di acquisto a titolo definitivo dell'ex portiere dell'Atalanta, difficile dunque credere che l'altro accetti di rimanere e fare ulteriore panchina. Dietro a questo nodo si decideranno le chiavi della porta viola nella prossima estate. Dragowski aspetta impaziente il suo turno, anche se ha specificato nel suo post odierno sui social (LEGGI QUI) di non aver rilasciato le dichiarazioni di ieri ai media polacchi (CLICCA QUI) con tono polemico, o volontà alcuna di rivalsa personale.