UN FUTURO DA SCRIVERE
E’ stato il primo giorno di scuola per molti, oggi e domani toccherà ad altrettanti, ma quasi per tutti il futuro è ancora da scrivere. La Fiorentina che si ritrova al centro sportivo è un foltissimo gruppo di calciatori, oltre 40, con sette elementi che ancora non sono rientrati in città perché ancora in vacanza o ancora alle prese con qualche infortunio. Logico che il primo obiettivo in questo momento sia riuscire a sfoltire una rosa troppo ampia, impossibile da gestire in quel di Moena dove probabilmente non sono destinati a lavorare tutti coloro i quali sosterranno le visite, altrettanto lecito aspettarsi indicazioni sui prossimi mesi dalla conferenza stampa di Pradè prevista per quest'oggi (sarà la sua seconda presentazione ufficiale come ds della Fiorentina)
Intanto, mentre al centro sportivo è apparso anche il figlio del ct azzurro Mancini, Andrea, che collaborerà con Pradè, è sempre e comunque il futuro di Veretout a tenere banco. Dopo i colloqui con il Milan di martedì, ieri è ripartita alla carica la Roma. Anche in questo caso la Fiorentina ha ribadito la propria valutazione da 25 milioni senza troppa voglia di parlare di contropartite, ma la novità sembra essere l’inserimento del Lione che resta attivo sul mercato. I francesi, che tengono d’occhio pure Bennacer e Nzonzi, adesso pensano di riportare Veretout nel paese d’origine ma serviranno più dei 20 milioni che avrebbero messo sul piatto.
Lo scenario non è comunque esaurito, perchè anche il Napoli probabilmente si rifarà vivo. Per la Fiorentina potrebbe pure essere una buona notizia, almeno a giudicare dagli apprezzamenti a distanza che hanno riguardato Rog e Ounas. Due nomi che, come altri, soltanto in un secondo momento potrebbero essere trattati, esattamente come nel caso dei terzini Lirola e Patric o del regista Biglia, visto che prima ancora di comprare l’imperativo di Pradè sembra essere vendere. D’altronde è anche per le scelte del passato che oggi la nuova Fiorentina di Commisso è ancora in attesa di scrivere il proprio futuro. Motivo per cui, prima di un colpo in entrata, non ci sarebbe da stupirsi se Montella decidesse di valutare in anticipo giovani di prospettiva o elementi rientrati a Firenze dopo qualche esperienza in prestito.