UN GRUPPO CHE MERITA UNA BOLGIA
Duri a morire, persino testardi nel crederci. E sempre e comunque trascinati da un Federico Chiesa ulteriormente cresciuto. Sarà per quella fascia che gli è finita sul braccio dopo l'infortunio di Pezzella, o le doti tecniche che restano ben al di sopra della media, fatto sta anche contro l'Inter sul punto raccolto in extremis c'è la sua firma. Si dirà che l'interpretazione dell'arbitro ha falsato il tutto, ma quel che contano sono i tentativi che Federico ha continuato a sfornare senza sosta. Poco prima del rigore, del resto, aveva già sfiorato il bersaglio con un tiro-cross finito largo di poco.
E non c'è dubbio che la Fiorentina, domani sera, ripartirà da lui, dal suo nuovo capitano del quale parlano tutti. Accanto a lui tornerà anche Muriel, piede caldissimo contro l'Inter, che potrà sfruttare la freschezza di chi non ha giocato 100 e passa minuti con 30 ore di ritardo sugli avversari. Nella nuova fisionomia viola, quella nata dopo il mercato di gennaio, è stato proprio l'arrivo del colombiano a far saltare il banco, e adesso che le sfide cominciano a farsi decisive il suo valore è fondamentale.
Una coppia di attaccanti che metta in difficoltà la retroguardia di Gasperini con la rapidità, la tecnica, le ripartenze a mille all'ora divenute col tempo marchio di fabbrica della Fiorentina di Pioli. Una squadra che al di là di tutte le incomprensioni che ancora regnano nell'universo viola si è meritata e si merita il massimo sostegno. Perchè in campo non molla mai e perchè l'ha dimostrato riprendendo all'ultimo respiro partite che sembravano chiuse. Un gruppo che già oggi, statene certi, nell'allenamento al Franchi vedrà soltanto un assaggio della bolgia che li sosterrà domani sera.