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UN JOLLY CHIAMATO BEHRAMI

di Andrea Giannattasio

Da un punto di vista prettamente tattico, quella di domani sarà una partita piuttosto incerta, dal momento che il Cesena - che necessita di far punti a tutti i costi - proverà a sorprendere la Fiorentina utilizzando un modulo nuovo che possa fin da subito far breccia tra la difesa viola. E per sfruttare al meglio il fattore sorpresa, Giampaolo si affiderà totalmente all'estro di Adrian Mutu, un giocatore che - come dichiarato da lui stesso ieri in conferenza stampa -  conosce alla perfezione tutti i movimenti del reparto arretrato viola e che, per l'occasione, dovrebbe essere schierato dal tecnico bianconero nel suo più congeniale ruolo di tre-quartista, dal momento che fino ad ora il numero dieci rumeno era stato posizionato al centro dell'attacco e non aveva reso secondo le aspettative.

In casa viola pertanto regna un po' d'incertezza, in particolar modo nei riguardi della disposizione a centrocampo, che per arginare lo strapotere fisico di Mutu potrebbe rimanere invariato; infatti - dopo la sconfitta casalinga contro la Lazio -  si era paventato che Behrami potesse essere nuovamente dirottato sulla fascia destra, con il contemporaneo ritorno di Montolivo al centro; invece, con le variazioni tattiche che Giampaolo attuerà domani, con tutta probabilità Mihajlovic sceglierà nuovamente di affidarsi alla tempra agonistica di Valon che sul piano fisico è nettamente più grintoso dell'ex capitano viola.

Non solo una scelta tattica ma anche, e soprattutto, una scelta di convenienza da giostrare a lunga scadenza: infatti, con l'imminente addio di Montolivo che si fa inevitabilmente sempre più vicino, si renderà necessario in casa viola trovare un suo sostituto all'altezza fin da subito ed ecco che la scelta di riconfermare Behrami nel ruolo di interno di centrocampo potrebbe essere una soluzione per evitare di rimanere impreparati quando (a gennaio? a giugno?) Montolivo se ne andrà definitivamente.