UN MERCATO TRA BABBO E MAMMA
Il dato forse maggiormente positivo del pareggio interno di ieri della Fiorentina sta tutto nella rimonta che i viola sono riusciti a compiere, sfiorando addirittura anche un ribaltone da 0-2 a 3-2 che avrebbe avuto del clamoroso (Skorupski può ringraziare la traversa). Mai infatti in questa stagione i viola, quando erano passati in svantaggio, erano riusciti a strappare all’avversario anche solo un punto. È successo col Napoli, con la Roma ed infine nel disastro europeo del Franchi contro il Lech Poznan (contro Toro e Basilea la squadra di Sousa è stata invece rimontata dopo l’iniziale vantaggio): tre gare nelle quali, una volta subìto gol sullo 0-0, la Fiorentina ha poi perso la partita. Segno dei tempi che cambiano, evidentemente. Tempi che però continuano a raccontare che un po’ troppo spesso quelle che sono considerate le “seconde linee” faticano e non poco a tenere il ritmo dei titolatissimi.
Lo sanno bene Suarez, Rebic ed in parte Babacar, che contro l’Empoli ieri pomeriggio hanno gettato al vento un’occasione più unica che rara per potersi ritagliare ancora più spazio nelle gare che contano, a cominciare dalla sfida di giovedì a Basilea. Già, proprio la gara a cui Paulo Sousa evidentemente teneva di più alla vigilia del derby. Il portoghese infatti non vuole arretrare di un centimetro su quelle che sono le ambizioni dei viola in questa stagione. Non vuole cioè scegliere tra “babbo” campionato e “mamma” Europa League, ma sogna di portare avanti il doppio binario con la stessa intensità vista fino ad oggi soprattutto in Serie A.
Un progetto ammirevole, che fino ad oggi ha dato i suoi frutti (nonostante qualche inciampo di troppo in Europa) ma che difficilmente con la rosa attuale potrà essere portato fino in fondo con successo. Nonostante infatti Sousa abbia dato spazio a tutti i giocatori della rosa a sua disposizione, restano ancora molti dubbi su quella che sarà la tenuta della squadra, che in quelle che sono considerate le “riserve” ha lasciato trasparire più di qualche dubbio. Ecco che allora potrebbe venire in soccorso il mercato invernale, il viatico migliore per eliminare (o forse solo rimandare…) il drammatico dilemma se sia meglio scegliere tra “babbo” e “mamma”. Nonostante ADV e buona parte della squadra, almeno a parole, abbiano già espresso da tempo la loro preferenza…