UN MONITO VELATO
Non si può negare che il momento vissuto nel tardo pomeriggio di ieri, quando la Fiorentina ha svelato le nuove maglie di gioco per la stagione 2018/19, sia stato a tratti irripetibile vista anche la splendida location nella quale si è tenuto, al circolo dei Canottieri a due passi dall'Arno. E all'interno di quella tanto bella cornice, c'è stato modo anche per dare la parola a due dirigenti: uno è Gino Salica, simbolo di questa proprietà, e l'altro è Giancarlo Antognoni, che definire solamente club manager e non icona della Fiorentina sarebbe equiparabile all'offesa.
E proprio dall'Unico Dieci sono arrivate belle parole per le nuove divise (con riferimenti allo stile vintage del Panta Nero che proprio su queste pagine vi avevamo anticipato), e soprattutto per il prosieguo dell'iniziativa con i quattro Quartieri del Calcio Storico del quale Antognoni vorrebbe fosse incarnato lo spirito dagli undici calciatori viola ogni domenica. E nell'incedere delle dichiarazioni è arrivato anche un monito velato, o forse neanche troppo, ad alcuni colleghi in dirigenza, in particolare alla squadra mercato.
"La maglia è molto bella ma l'importante è cosa va dentro". Parole che non lasciano tanto margine d'interpretazione e che ad una prima lettura parrebbero da sostenitore della causa Fiorentina ancora prima che dirigente: servirà operare con intelligenza sul mercato. Ma non solo. Subito dopo Antognoni ha infatti ribadito e chiarito il concetto, collegandosi al Calcio Storico: "Serviranno grinta e orgoglio". Ok i nomi, gli acquisti, i margini di crescita e il futuro: senza certi attributi non si va da nessuna parte.