.

UN NUOVO MODO DI COMUNICARE CON TUTTI

di Luciana Magistrato

Negli ultimi mesi della gestione Della Valle parlare con i dirigenti viola era un miraggio, anche quando erano a Firenze, sia per i giornalisti (per far parlare i Della Valle Firenzeviola ad esempio conta un paio di trasferte nelle Marche, una a Bologna ed una a Roma) che per i tifosi. Uscite secondarie e grandi rincorse, ma il massimo ottenuto era un saluto volante di un comunque educato ADV mentre gli altri evitavano del tutto di palesarsi. E l'intenzione della vecchia proprietà era addirittura di oscurare anche la vista all'interno del centro sportivo "Davide Astori" mettendo un cancello chiuso rispetto a quello a sbarre che c'è ora (e che permette la vista degli uffici). L'idea - rimasta per fortuna tale -dovrebbe essere stata abbandonata ed anzi Joe Barone ai giornalisti che si soffermano davanti ai campini in cerca di notizie spesso ha fatto portare bottigliette d'acqua per rigenerarsi, visto il caldo infernale di questi due mesi. Lo stesso dirigente si ferma sempre a salutare qualsiasi giornalista nel piazzale e ha annunciato più volte di voler far mettere una pensilina per far riparare gli stessi giornalisti dal sole battente.

Anche in sala stampa l'attesa di ieri per la conferenza di Badelj, per fare un altro esempio, è stata "tamponata" con acqua e addirittura gelati (anche se non è una novità di questo ufficio stampa, dove oggi ha fatto la sua "riapparizione" anche Elena Turra). Insomma questa nuova proprietà ha un approccio con la stampa completamente diverso dalla precedente, con l'ambiente e la città in generale, come ha dimostrato Rocco Commisso (non a caso si occupa di comunicazione) nella sua permanenza a Firenze. Basti pensare che Barone qualche giorno fa è andato tra i tifosi in fila per ringraziarli di aver fatto l'abbonamento o in mezzo a loro in occasione delle amichevoli. Ad essere onesti sono rimasti famosi anche i caffè di Diego Della Valle al Bar Marisa con i tifosi, o quelli a Moena di ADV, o ancora le merende di Corvino a Castelrotto, sempre con i tifosi, ma sono davvero tempi troppo lontani perché questo nuovo mezzo di comunicare non salti così tanto agli occhi. Speriamo ora che l'ufficio comunicazione (ma anche la squadra) respiri questa ventata di aria nuova portata dall'America (in Italia si tende a chiudersi evidentemente) e si adegui a questo nuovo rapporto con tutta la stampa - siti compresi - e con i tifosi.