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UN PO' POMPIERE, UN PO' VASCO ROSSI

di Luciana Magistrato

Un po' pompiere, un po' Vasco Rossi che vuole andare al massimo. Di sicuro l'intervista di oggi di Vincenzo Italiano al Corriere dello Sport mette in luce la grande ambizione del tecnico che sa di aver fatto un salto avanti nella carriera che vuole e deve onorare. Ma andiamo con ordine perché a tratti in realtà il tecnico appare, come detto, un un po' pompiere quando condivide il giudizio di Commisso che stazionare sul lato sinistro della graduatoria è già interessante, consci entrambi però che la parte sinistra non soddisferebbe comunque se si trattasse dell'ultimo posto utile della fila e non l'attuale quinto posto. Ma Italiano non vuole tirare le somme ora, ad appena sette giornate dall'inizio, illudendo ed illudendosi. Sa che c'è tanta strada da fare, con una squadra giovane, soprattutto a livello di mentalità. Ne serviranno altrettante - di giornate e partite - per tirare un primo bilancio.

Certo è che Vincenzo Italiano vuole provarci, "nulla è impossibile" dice e per questo si traveste da Vasco Rossi e spinge sull'acceleratore per andare al massimo perché se miglioramenti in questo inizio se ne sono visti, ci sono da superare nuovi step: la gestione delle gare, una maggiore fiducia nelle proprie doti, il salto in avanti mentale (come continua a ripetere) perché giocare bene e perdere con le big sì più forti ma soprattutto più ciniche, così da sfruttare le poche occasioni che la Fiorentina ha concesso sia a Inter che Napoli, è un limite da superare. Anche perché il calendario in questo ciclo di gare tra un impegno e l'altro delle nazionali mette i viola sulla strada sia di tre squadre sulla carta più deboli (Venezia il 18, Cagliari il 24 e Spezia il 31, tutte dunque da sfruttare) ma anche di due big come Lazio (27/10) e Juve (6/11). Sarà questa l'occasione dunque per capire le reali ambizioni della Fiorentina, caso Vlahovic a parte che alla fine mette ancora più alla prova il giocatore ma anche l'intero gruppo.