.

UN REGALO ANCHE PER LA LAZIO

di Sonia Anichini

Ci sarebbe da far presente a Sousa e ai suoi ragazzi che le partite cominciano quando l’arbitro fischia e bisognerebbe iniziare a giocare subito e non regalare la prima parte della gara agli avversari. E’ purtroppo successo spesso e, per rimanere agli ultimi incontri, basti pensare a Milano contro l’Inter, nel recupero col Genoa e ieri contro la Lazio. Quando poi ci si ricorda che stiamo perdendo, è troppo tardi per recuperare il risultato.

Anche all’Olimpico la Fiorentina ha giocato meglio nel secondo tempo, ma non è riuscita ad agguantare nemmeno un punto. La possibilità è stata ghiotta, quando appena rientrati in campo dopo l’intervallo è stato fischiato un rigore a nostro favore, ma purtroppo Ilicic ha sbagliato…e sono due!

Al gol la Viola c’è arrivata con Zarate che ha dato un po’ di vivacità all’attacco e ha cercato di cambiare le sorti di una partita che era iniziata malissimo. Ma la sua buona volontà, e quella di pochi altri, non è stata sufficiente e abbiamo incassato un’altra sconfitta.

La Fiorentina perde purtroppo anche dal punto di vista dell’approccio alle partite e nella condizione di alcuni uomini. Non giocava Gonzalo indisposto, né Badelj squalificato e Tello ha nuovamente avuto la meglio su Chiesa.

Alla fine mi sembra che gli si faccia anche del male a schierarlo perché non c’è settimana che non piovano su di lui un sacco di critiche. Forse ci saremo innamorati del piccolo Chiesa, ma la sua grinta e le sue capacità tecniche lo meritano in confronto alla scarsità di rendimento dello spagnolo. Il fatto che continui a giocare Tello cozza, secondo me, con le considerazioni dell’allenatore che ritiene che la Fiorentina giochi per vincere tutte le partite, e i fatti purtroppo lo dimostrano.

Continuiamo così a perdere, oltre che i match, possibilità di recuperare posizioni in classifica o forse questa è la nostra reale dimensione?

Sono molto più che preoccupata dalla prossima gara casalinga contro il Napoli, che viaggia a suon di gol ed è terzo con la Lazio ad un punto dalla Roma. Per le ultime prestazioni che ha fatto vedere la Viola, ho paura di una figuraccia che ci porterà un Natale amaro.

Spero di essere smentita, ma ho la sensazione che la squadra sia spenta e non creda neanche lei, insieme al suo Mister, nella possibilità di dare un svolta decisiva a questo campionato. Tutte le volte che abbiamo creduto in un recupero, abbiamo subito tristemente dei ridimensionamenti ed anche oggi siamo a leccarci le ferite.

 

La Signora in viola