UN RINNOVO A FUOCO LENTO
Tra le poche certezze che Pioli ha saputo trovare in questa stagione balzellante, dichiaratamente di transizione pur con quella voglia recondita di ambire alle posizioni che varrebbero l'accesso all'Europa, c'è sicuramente Davide Astori. L'esperto centrale viola, classe '87, dopo un avvio inquinato da qualche errore di troppo, ha riacquisito nelle ultime settimane la sicurezza che lo contraddistingueva e difficilmente è sceso sotto la sufficienza nelle valutazioni degli addetti ai lavori. Anzi, nell'ultima partita, quella pareggiata dai gigliati sul campo dell'Atalanta, è stato giudicato tra i migliori sul terreno di gioco.
Da mesi si rincorrono le voci e le notizie a proposito dell'estensione del suo contratto, che attualmente è in scadenza nel 2019. Per evitare di arrivare alla prossima estate con un margine di manovra ridotto, il dg Corvino sta studiando la proposta di rinnovo da porgere al centrale ex Roma e Cagliari, tra le altre. Ma ancora, citando una nota pellicola degli anni '30, all'Ovest nulla di nuovo. La proposta allo stato attuale delle cose è congelata, e negli scorsi giorni si è diffusa l'idea che il capitano della Fiorentina possa anche non rinnovare il suo accordo (LEGGI QUI), vista la qualità che hanno i centrali della rosa viola, a partire dal nuovo leader Pezzella fino ad arrivare ai due nuovi Hugo e Milenkovic. Nelle prossime ore è atteso un nuovo confronto tra l'entourage del giocatore e la dirigenza tecnica gigliata, per trovare una soluzione che possa accontentare tutti.