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UN RINNOVO TIRA L'ALTRO

di Luciana Magistrato

La nuova Fiorentina avrà tante facce nuove, ma Daniele Pradè sa che i giocatori funzionali, che già sono in rosa, sono importanti quanto i nuovi acquisti. E il direttore sportivo viola sa come coccolarli. Nella sua precedente esperienza in viola firmò infatti tanti rinnovi, a partire da quelli di Babacar e Bernardeschi appena arrivato fino a quello di Alonso, Tomovic e Mati Fernandez nel gennaio 2016, passando per quello di Cuadrado trattenuto però con la promessa di successiva cessione. Insomma nel triennio di Pradè (e Rogg) i procuratori mantenevano il buon rapporto con la Fiorentina grazie anche al fatto che il club ascoltava le richieste e valorizzava economicamente i loro assistiti.

Il direttore sportivo sa che anche in questa nuova avventura dovrà risolvere alcune situazioni anche spinose e il rinnovo di contratto di Dragowski con l'adeguamento di ieri (fino al 2023) è solo la prima operazione in tal senso. Presto parlerà anche con Lorenzo Venuti, che - dopo che il Lecce ha mollato la presa - potrebbe rimanere a giocarsela con Lirola ma con un contratto più lungo. Tra i giovani non sarà l'unico a rinnovare probabilmente ma sono soprattutto i giocatori più importanti della rosa a tenere banco anche se i discorsi saranno affrontati con più calma del previsto. Federico Chiesa è uno di questi. Il club voleva fare in fretta ma la pressione sul giocatore e l'attenzione mediatica del momento hanno consigliato di aspettare per mettersi a tavolino con il padre Enrico. Lo stesso discorso vale per German Pezzella, che d'altronde è stato riscattato appena un anno fa, e Nikola Milenkovic, con un punto interrogativo su Cristiano Biraghi: sul suo rinnovo si stava già lavorando nella vecchia gestione e se il giocatore resterà (si è fatto sotto l'Inter?) come ha fatto capire lui di sicuro si parlerà anche di un nuovo contratto.