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UN SENSO NON CE L'HA

di Giacomo Iacobellis

"Un senso non ce l'ha". Citando un noto cantautore italiano, non resta che apostrofare così il finale di stagione che attende la Fiorentina. Sconfitta in maniera clamorosa quanto inaspettata nel derby, beffata dall'arbitro e dalla spietata "maledizione" dell'ex (stavolta è toccato a Pasqual, alla prima da avversario tra le mura del "Franchi"), la squadra di Paulo Sousa ieri ha perso l'ennesima occasione che il campionato le aveva posto davanti.

Una vittoria contro gli azzurri, sulla carta sicuramente alla portata, avrebbe d'altronde portato i viola a -5 punti in classifica dall'Atalanta (quinta), a -3 dal Milan (sesto) e -1 dall'Inter (settimo), accendendo ulteriormente ogni speranza a sei partite dal gong finale. E invece, anche in quest'occasione e molto probabilmente in via definitiva, al sogno europeo si è contrapposta una realtà assai difficile da digerire.

Adesso i gigliati non possono più permettersi patti o proclami, ma neanche scelte sbagliate. Urge iniziare a pianificare la prossima stagione, una stagione in cui la Fiorentina sarà inevitabilmente chiamata a un netto cambio di rotta. Con un allenatore contento e motivato in panchina, una proprietà possibilmente più vicina alla squadra e una rosa competitiva, per ridare un senso a ciò che ormai "un senso non ce l'ha".