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UN SOLO OBIETTIVO IN TESTA

di Giacomo A. Galassi

Con l'eliminazione dell'Atalanta dall'Europa League ieri sera (dopo 180 minuti, supplementari e rigori rocamboleschi) la corsa ad un piazzamento europeo in questa stagione di Serie A si fa ancora più difficile per la Fiorentina e tutte le altre squadre in corsa. E se è per questo, la seconda eliminazione consecutiva di un'italiana ai preliminari di Europa League dimostra che arrivare settimi non garantisce ormai un posto ai gironi.

Questo però non cambia il fatto che a partire dal ritiro di Moena, Pioli e i suoi giocatori si sono allenati solo e soltanto per un obiettivo: raggiungere quell'Europa che a Firenze manca dal 23 febbraio 2017 e da quella dolorosa eliminazione contro il Borussia Monchengladabach. L'anno scorso, nonostante le premesse non fossero delle migliori, la Fiorentina è arrivata a giocarsi un piazzamento europeo fino alle ultime giornate. Quest'anno è diverso: la squadra viola è stata costruita per migliorare la scorsa stagione, e dunque raggiungere il settimo posto che riporterebbe la Viola dove gli compete.

Senza peraltro snobbare quella che sarebbe la "porta di servizio" (poi neanche più di tanto) con cui conquistare l'Europa League: una vittoria della Coppa Italia. Il tabellone della competizione vedrà i viola sfidare la vincente tra Torino e Sudtirol il 13 gennaio, per poi accedere ai quarti di finale contro una tra Roma e presumibilmente Genoa. Poi ci dovrebbe essere la Juventus. Un cammino certamente non semplice, ma la squadra di Pioli ci proverà con tutte le sue forze, anche solo per riportare un trofeo a Firenze.

Ecco che quindi all'anti-vigilia della partita contro l'Udinese l'obiettivo per la Fiorentina è chiaro ed ha un nome preciso: Europa. E la partita contro i friulani diventa, in questo senso, già importante.