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UN TOUR DE FORCE DIETRO L'ALTRO

di Lorenzo Di Benedetto

La serie A si è fermata. Ancora una volta verrebbe da dire, visto che anche nel mese di settembre, dopo appena due giornate della nuova stagione, il nostro campionato aveva lasciato spazio alle nazionali, impegnate nelle qualificazioni al Mondiale 2014. Questa volta però, a differenza di un mese fa, la sosta farà bene alla Fiorentina che nell'ultimo appuntamento contro la Lazio ha palesato tutta la stanchezza accumulata nel primo tour de force stagionale, composto da ben 7 gare in 22 giorni.

Alla ripresa Vincenzo Montella potrà nuovamente contare su Pasqual, Rossi e Cuadrado, che tra due settimane avranno smaltito completamente i loro rispettivi problemi fisici e, a differenza della gara di domenica scorsa all'Olimpico, saranno al 100%, mentre per quel che riguarda Mario Gomez, l'attesa cresce giorno dopo giorno (LEGGI QUI), con il tedesco che potrebbe tornare nella lista dei convocati per la gara del 30 ottobre quando al Franchi arriverà il Napoli di Benitez, o nella peggiore delle ipotesi in quella di San Siro contro il Milan in programma per il 2 novembre. Il tecnico viola avrà bisogno di tutti i suoi effettivi alla ripresa del campionato, perché, chiuso il primo ciclo di ferro, la Fiorentina si troverà di fronte un nuovo tour de force, con le stesse sette partite che verranno questa volta disputate in 21 giorni.

Prima la Juventus di Antonio Conte e il Pandurii in Europa League, a Firenze, poi la trasferta a Verona contro il Chievo, il Napoli e il Milan, e per finire il ritorno in trasferta contro i rumeni e la gara casalinga contro la Sampdoria. Altre sette gare che diranno a cosa potrà realmente puntare la Fiorentina in questa stagione. Le tre capolista, Roma, Juve e Napoli, sono già distanti rispettivamente 9 e 7 punti, il treno per la Champions rischia di partire senza la squadra gigliata a bordo. I due scontri diretti contro bianconeri e azzurri saranno fondamentali, senza Mario Gomez in campo, ma con una squadra che finalmente potrà contare su praticamente tutti gli altri effettivi, per recuperare i punti persi nelle gare contro Cagliari, Inter e Parma, ma soprattutto per dare un segnale al campionato, perché la Fiorentina non ha nessuna intenzione di farsi da parte.