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UN TRIO DA POLLICE IN ALTO PER SFIDARE IL GASP

di Sonia Anichini

Ci sono situazioni che a volte mettono quasi paura, non riesci a credere che stiano accadendo davvero alla Fiorentina. Il mio pessimismo cosmico poi non mi aiuta di certo ma inizio a vedere, finalmente, qualcosa di bello che sta accadendo alla nostra squadra. Resto cosciente del fatto che siamo solo all’inizio dell’era Palladino, che ci sono molti nuovi calciatori ai quali va dato il tempo di inserirsi nel gruppo e a tutti comunque di fare gruppo, che il Mister sta portando un nuovo schema di gioco che fa preoccupare un po’ soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva.

Su questo argomento si è soffermato ieri proprio uno dei calciatori il cui arrivo mi ha entusiasmato di più e cioè Gosens. Alla sua presentazione ci ha rincuorato dicendo che in questi giorni di sosta per le nazionali, gli uomini rimasti agli ordini di Palladino, hanno fatto un “focus” su come muoversi nella difesa a tre. Questa è una cosa buona e giusta e spero che i ragazzi siano veloci con il pensiero e con il fisico nell’assimilare le lezioni del tecnico. L’ex calciatore dell’Atalanta credo che sarà uno di quelli che si prenderà un posto da titolare come esterno di centrocampo, su quella fascia sinistra dove spero di non vedere più né Biraghi né Parisi. Il capitano purtroppo penso che non perderà comunque il posto in squadra perché sta “studiando” da braccetto nella difesa a tre ma per ora vedo solo tante difficoltà, come continua ad averle Parisi che mi pare non goda della fiducia di Palladino, come non la godeva di Italiano.

Mi dispiace perché riponevo belle speranze nell’ex empolese, ma il campo non ce le ha restituite ed ho il sospetto che il buon Fabiano avrà poche chance con l’avvento di Gosens. Il suo esordio è stato veramente coi fiocchi visto che ha messo ha segno il gol del pareggio col Monza, risparmiando una figuraccia alla squadra e al Mister e giorni di bile a tutti i tifosi viola. Mi sono poi piaciute le sue parole, non banali e preconfezionate come a volte escono dalla bocca dei calciatori, ma più che altro mi aspetto di vedere un bel campionato come quelli che lo avevano messo in bella mostra all’Atalanta che, giusto domenica, Robin ritrova subito sulla sua strada. Se riesce a fare un dispetto al suo ex Gasperini sappia che saremo molto felici!

Credo che oltre a Gosens ci sarà da conoscere e valutare meglio tutte le new entry ma, oltre al tedesco, chi sta bruciando i tempi è Kean. Non vorrei che si eccedesse nell’ottimismo, che si esaltasse troppo questo ragazzo dopo solo poche partite, ma il fatto che sia andato in gol anche con la Nazionale di Spalletti farebbe gridare, seppur a bassa voce, che Moise è tornato e lo dico da scettica, da una che nutriva molti dubbi sul suo acquisto.

Sono così sbalordita all’idea di avere finalmente un centravanti che ho difficoltà a credere che sia vero! Non siamo abituati da qualche anno a vedere un realizzatore là davanti, pensare agli ultimi attaccanti fa venire il mal di pancia, e auguro a questo ragazzo di aver trovato la sua dimensione e la giusta serenità per scrollarsi di dosso gli ultimi campionati anonimi. Abbiamo la stessa mira, lo stesso scopo sia lui che noi e se cercava una città che lo coccolasse ha trovato il modo giusto per farsi ben volere (per sicurezza comunque è consigliabile toccare tutti gli amuleti di casa!).

Tra gli arrivi da pollice in alto inserisco anche De Gea, che mi auguro riceva presto l’investitura di portiere titolare, ma spero di trovare presto belle sensazioni o meglio belle prestazioni anche in tutti gli altri innesti da Cataldi, Adli, Bove, Richardson, Colpani, Pongracic ma soprattutto Gudmundsson che è in Islanda in attesa di notizie sulla sua storia giudiziaria. Questa spada di Damocle non agevola il suo rientro in squadra, non si è allenato molto col gruppo ma confido che tutto possa andare nel miglior modo possibile ma soprattutto nel più giusto possibile.

La Signora in viola