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UN VIA ANCORA IN SOSPESO

di Luciana Magistrato

Ancora attesa, d'altronde sul tema Coronavirus, nessuno sa veramente come e quanto proseguirà questa pandemia. Così oggi nel tanto atteso vertice tra il ministro dello sport e tutte le istituzioni calcistiche (FIGC, Lehe, AIC , Aiac ecc) la fumata è stata grigia, interlocutoria, come ormai accade spesso, senza certezze sul virus. Un nuovo incontro per esporre le proprie opinioni e basta nonostante lo stesso ministro Spadafora rispondendo al Senato aveva lasciato sperare in una decisione, almeno per gli allenamenti "valuteremo cosa aprire e come" anche se con l'aggiunta di "gradualmente". Invece nulla, il finale è ancora di attesa. "Nei prossimi giorni, dopo un confronto con il Ministro della Salute e il Comitato tecnico scientifico, emaneremo le disposizioni aggiornate in merito alla possibilità e alle modalità per una ripartenza degli allenamenti” afferma il ministro.

E così le società sono ancora lì sospese, sul da farsi e sull'organizzazione del lavoro e degli eventuali ritiri (anche l'albergo Villa Olmi -ora chiuso - aspetta di sapere se e quando, se e per quanto tempo, quanto personale deve richiamare) e su come comportarsi con gli stipendi almeno quelle società che non hanno ancora preso una linea, come la Fiorentina. Al 4 maggio manca poco ormai e anche se alla fine tutti i club di A si dicono pronti a ripartire e soprattutto vogliosi di ripartire, l'ultima parola spetta al Governo il quale però non ha sciolto i dubbi sui tempi di allenamenti di gruppo, perché riprendere quelli individuali nel calcio vuol dire poco. Si riprenderà allora davvero il 4? Secondo le indiscrezioni di Tuttomercatoweb, ad esempio, la sensazione è in base alla calendarizzazione della ripresa delle attività, per quanto riguarda il calcio, "non è da escludere che gli allenamenti possano slittare al 18 maggio, con successivo spostamento dell'eventuale via del campionato al week-end del 6/7 giugno".