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UNA DIFESA (E SOPRATTUTTO UNA GESTIONE DELLA GARA) DA REGISTRARE

di Luciana Magistrato

Continuità è la parola d'ordine dei viola che ad Udine vogliono e devono dare seguito alla vittoria contro l'Atalanta in campionato. Ma per dare continuità la Fiorentina deve registrare la difesa che, con 9 reti, è la seconda peggiore della serie A con Sassuolo e Salernitana; peggio di loro solo l'Empoli il cui passivo (12) è stato appesantito oltremodo dai 7 gol subiti a Roma e che d'altronde sono costati la panchina a Zanetti. Dei nove gol subiti dai viola certo quattro sono arrivati dall'Inter ma più che la giornata storta milanese sono gli altri cinque a preoccupare, segnale di una difesa facilmente perforabile da chiunque e non solo.

A parte il gol "di rilassamento" e indolore a Genova, i due gol presi al Franchi dal Lecce in rimonta e che hanno tolto due preziosi punti ai viola e i due, sempre in casa, subiti dall'Atalanta (contro la quale si è rischiato di nuovo un pareggio) denotano una cattiva gestione del risultato così come accaduto d'altronde anche in Conference giovedì. Un problema dunque non solo della difesa ma di squadra.

Italiano ha più volte sottolineato come qualche giocatore cerchi troppo le giocate individuali dando il fianco alle ripartenze altrui quando invece c'è da stringere i denti e difendere il risultato, chiedendo soprattutto al centrocampo di non cercare inserimenti pericolosi (leggi Duncan, secondo l'esempio fatto dal tecnico) o a tutti i giocatori di non rischiare giocate che facciano perdere palla, magari concedendo corner se in campo ci sono meno centimetri rispetto agli avversari (come rimproverato a Kouame nel finale con l'Atalanta).

Insomma non è un problema solo dei difensori ma di gestione della gara da parte di tutti i calciatori. Tutti dettagli, fondamentali, nelle quali la Fiorentina deve crescere e farsi più furba per non incappare in altre beffe come Lecce (o Genk appunto). Inoltre c'è bisogno che i portieri cerchino le loro migliori performance perché se agli occhi balzano i tanti errori e gol di Christensen, anche Terracciano deve tornare ad essere decisivo, dopo il clean sheet (l'unico della stagione) in casa con il Rapid.