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UNA FERITA APERTA

di Andrea Giannattasio

La questione difesa, in casa Fiorentina, resta ancora una ferita aperta: il gol preso da Callejon a Napoli, dopo uno svarione (l’ennesimo) di Tomovic, può rivoluzionare improvvisamente tutte le gerarchie del reparto arretrato portando ad un clamoroso ribaltone tanto del modulo quanto degli interpreti? E magari convincere il comparto sportivo a fare un acquisto last-minute in quella zona di campo? A giudicare da quella che è la linea-Corvino, la risposta è una ed una soltanto: no. Perché fino ad oggi la difesa viola, a più di metà del campionato, ha risposto nel complesso più che bene (quella di Sousa è la quinta difesa della massima serie, alle spalle solo delle prime della classe) e perché non può essere certo una rete subita al San Paolo da uno dei migliori attacchi d’Europa a portare la Fiorentina a farsi prendere da facili frenesie sul mercato.

Eppure, nella testa di Paulo Sousa, qualcosa in vista della gara di domani contro il Genoa potrebbe cambiare a livello difensivo. Perché Gonzalo sarà ancora fermo ai box (la speranza è di riavere il capitano il 7 febbraio a Roma) e perché Tomovic al cospetto di Insigne, Callejon e Mertens non ha dato grosse garanzie. Ecco che in tal senso la candidatura di Sebastian De Maio potrebbe tornare di attualità, visto che il francese (appena 180’ in A quest’anno con la maglia viola) non gioca titolare dal 18 dicembre scorso contro la Lazio, dove aveva peraltro dato anche buone sensazioni. Determinante sarà quindi la rifinitura di questa mattina, dove Sousa dovrà sciogliere le riserve e valutare se, a questo punto della stagione, convenga o meno dare una nuova identità alla propria difesa.