UNA FOLLIA PER SCACCIARE GLI INCUBI
Più che un sogno, è lecito parlare di pazzia. O per meglio dire, di follia. L’obiettivo di battere la Juventus (cosa che peraltro gli è riuscita ben quattro volte in carriera) è per Vincenzo Montella un pensiero dominante. E questo sia per regalare a Firenze un successo che sui bianconeri manca ormai dal gennaio 2017 (2-1 firmato Kalinic-Badelj) sia perché da tempo immemore ormai l’areoplanino non trova la vittoria in una Lega nazionale. L’ultima volta che c’è riuscito era il 3 marzo 2018, quando l’allenatore viola sedeva sulla panchina del Siviglia e batté per 2-0 l’Athletic Bilbao. Da allora il bilancio, tra Liga e Serie A, ha raccontato per il tecnico campano undici sconfitte e cinque pareggi. Un bilancio decisamente magro, inflazionato dai cinque ko consecutivi inanellati al termine della passata stagione dalla Fiorentina prima della salvezza all’ultima giornata con lo 0-0 contro Prandelli.
Montella ha chiesto tempo e sotto questo aspetto è lecito credere che servirà ancora qualche settimana prima di vedere una Viola davvero coesa e con un’identità tattica ben precisa. Il 4-3-3 provato per tutto il corso dell’estate ha lentamente imbarcato acqua, al punto tale che l’allenatore ha più volte sperimentato la mediana a due fino ad arrivare a pensare ad un 3-4-3 che potrebbe essere testato nelle prossime partite (non tuttavia sabato, dove si andrà avanti a suon di certezze). Anche perché, oltre ad una vittoria che per l’aeroplanino manca da un’eternità, fin da sabato pomeriggio c’è anche l’obiettivo di restituire al Franchi la dignità di “fortino”, alla luce degli oltre 26.000 abbonamenti sottoscritti che fanno della Fiorentina una delle prima cinque società di Serie A con più tessere staccate: il successo dalle parti di Campo di Marte manca ormai in campionato dal 16 dicembre scorso, data dopo la quale sono arrivati sette pareggi e cinque sconfitte. E una pazzia, o per meglio dire follia, potrebbe essere una manna dal cielo.