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UNA FRATTURA CHE HA ORIGINI LONTANE

di Redazione FV

Sono giorni caldi, infuocati, non solo per il grande caldo che avvolge Firenze in questo primo scampolo di estate. Il riferimento ovviamente va alla questione Fiorentina-Montella, con il botta e risposta arrivato tramite comunicati nella serata di giovedì che hanno portato ad una frattura, forse insanabile fra le parti. "Montella deve decidere, basta temporeggiare", la richiesta della proprietà, con Montella che poche ore più tardi ha risposto: "Sono l'allenatore viola e sono disponibile a continuare con entusiasmo e professionalità".

Un telenovela che si è arricchita di una nuova puntata, con il tecnico gigliato che avrebbe riferito la propria irreperibilità alla Fiorentina fino al cinque luglio, con la Fiorentina che non ha nessuna intenzione di restare ferma fino a tale data (LEGGI QUI).

Uno strappo che ha origini lontane, con il tecnico e la società che nel corso dei 3 anni insieme hanno utilizzato i media per manifestare le proprie idee ed i propri malumori. Con la piazza, dopo le polemiche nate dopo l'eliminazione in Europa League, il rapporto è tornato forte e saldo, come affermato dallo stesso tecnico (i famosi dubbi in più dopo l'ultima gara di campionato). Lo stesso non si può dire, oggi più che mai, del rapporto fra la proprietà ed il tecnico. Montella più volte ha chiesto una rosa più competitiva e si è spesso lamentato della troppa presenza negli spogliatoi dopo una vittoria. Mentre Montella chiedeva giocatori la società, dopo un paio di vittorie consecutive, parlava di squadra da terzo posto. Questa divergenza di idee ha portato, piano piano, a logorare il rapporto fra le parti, fino ad arrivare agli ultimi, noti, fatti.

Adesso è arrivato il momento di trovare una soluzione, le altre società hanno già iniziato a programmare il futuro (Sarri al Napoli, Mihajlovic al Milan, Zenga alla Sampdoria): serve una decisione definitiva, la Fiorentina deve andare avanti con o senza Montella.