UNA MAGLIA, TANTI SIGNIFICATI
Una maglia, tanti significati. La scelta (per certi aspetti sorprendente) di assegnare la numero 10 a Nicolas Gonzalez rappresenta per la Fiorentina e i suoi tifosi qualcosa di molto più speciale rispetto un semplice numero attribuito a uno dei tanti giocatori di Vincenzo Italiano. Visto che oltre a chiamare in causa una cifra mai banale per Firenze (per certi aspetti, in riva all’Arno, ha avuto da sempre un peso maggiore il 10 in paragone al 9), da oggi il binomio “Nico-10” sarà anche la certificazione di quanto importante continuerà ad essere l’argentino nel progetto tecnico viola della prossima stagione.
Nessuno a dire il vero - almeno su queste pagine - aveva mai messo in bilico il futuro di Nico con la casacca della Fiorentina eppure, con l’enorme attestato di fiducia che la società e lo spogliatoi hanno voluto garantire in queste ore all’ex Stoccarda, la sensazione adesso è che ogni voce che riguarderà Gonzalez da qui al 1° settembre sia destinata a cadere nel vuoto. La conferma è arrivata anche dalla visita che nelle ultime ore ha fatto il manager dell’esterno José Titolo presso il Viola Park: un incontro sereno, quello andato in scena con i dirigenti dell’area tecnica, che è servito a certificare quanto importante dovrà essere il contributo del classe ’98 in vista della prossima stagione.
Un’annata dove Gonzalez, archiviato totalmente una parte finale di 2022 da dimenticare (tra polemiche, infortuni e un Mondiale saltato),punta a diventare una volta per tutte leader della squadra e a battere - magari - il suo record personale di gol e assist (il campionato fin qui migliore di Nico resta quello vissuto nel 2019/20 con la maglia dello Stoccarda, quando mise insieme 14 gol). E con quella maglia sulle spalle, adesso, nulla è più precluso.