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UNA MANATA PRESA DALLA SOLITA VIOLA E CHE CHIAMA CON URGENZA IL MERCATO

di Sonia Anichini

Non conta niente, è calcio di luglio, loro sono più avanti nella preparazione o trovate voi qualche altra scusa ma onestamente la figuraccia fatta a Belgrado, quel 5-0, non può lasciare indifferenti e passare per una semplice partitella d’allenamento. Forse era meglio se, dopo il rinvio della partenza, s’era rimasti a continuare la preparazione al Viola Park perché non si può non trarre considerazioni poco piacevoli da questa trasferta. Mentre siamo in fremente attesa di un attaccante più prolifico di quelli già in rosa, non si può che tremare dopo quanto successo ieri sera e gli errori che il reparto difensivo ha messo in mostra. Non che non si conoscessero i limiti dei nostri ragazzi, è da tempo che si chiede che Terracciano torni a fare la riserva, la partenza di Igor impone che si provi a prendere un altro difensore centrale di spessore e si sistemi il reparto una volta per tutte perché continuiamo a sbagliare, a fare “bischerate” come troppe volte è successo e continua a succedere.

Non è che uno voglia scaricare la croce sulla difesa, quando si fanno risultati disastrosi di questo tipo è chiaro che le colpe vanno suddivise equamente fra tutti, allenatore compreso. Spero vivamente che questa performance abbia aperto gli occhi di coloro che ritengono la rosa della Fiorentina non migliorabile, di chi si accontenta di quello che passa il convento e applaude pure. Fra coloro che maggiormente dovrebbe farsi sentire credo ci sia Italiano perché non può sempre accettare quello che arriva a prescindere perchè il campo, a volte in questi anni, ha detto altro.

Oltre ai soliti svarioni difensivi resta lampante come la difficoltà di fare gol è il marchio di fabbrica della nostra squadra che anche ieri non ha realizzato nemmeno il gol della bandiera. Mi chiedo perché non si riesca a prendere un attaccante il prima possibile, uno davvero forte e si faccia uno sforzo con i mezzi (soldi) che sono già arrivati dalle cessioni di Igor, Terzic, Maleh, Zurkowski e Rasmussen che, sommati ai proventi ottenuti dalle finali di coppa giocate, dovrebbero fare un bel tesoretto. Ho letto il nome del giovane Beltran, attaccante argentino, che chiaramente non conosco anche se l’idea di un centravanti da quelle latitudini ricorda sempre emozioni forti legate a Batistuta. Non so se sarà lui o uno fra i tanto decantati Dia e Nzola che verrà a vestire la maglia viola, ma ho la sensazione che si parli per tutti di cifre importanti e forse non ritenute congrue per la nostra proprietà.

Ci sarà anche da pensare ad un centrocampista visto che sta per partire Amrabat, al cui destino pare legato in modo indissolubile il mercato viola ovvero il celeberrimo autofinanziamento. Spero inoltre che trovino una soluzione per la questione Castrovilli che rischia di diventare antipatica: da una parte il calciatore che credo possa tenere un profilo più basso (il problema sono sempre i soldini) visto quanto la Fiorentina lo abbia supportato ed aspettato nonostante i suoi gravi infortuni, dall’altra c’è da capire se il ragazzo rientra negli schemi del tecnico e in quello che sarà il nuovo centrocampo della Fiorentina. Gaetano è un giocatore che mi piace molto ma, proprio a causa della forma fisica, negli ultimi tempi è stato l’ombra di quello che avevamo visto esplodere anni fa.

Restiamo pertanto in sospeso, con un minimo di imbarazzo per questo risultato inatteso, questa vera e propria manata, per una Fiorentina che si ripropone con le solite caratteristiche del passato e con l’ansia che poco possa cambiare da qui al via ufficiale della stagione.

La Signora in viola