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UNA NUOVA FIORENTINA. CAMBIO DI MARCIA ANCHE NELLA GESTIONE DEL RISULTATO: I DATI

di Alessandro Di Nardo

A poco più di ventiquattro ore dal successo ottenuto al Maradona, l’entusiasmo è ancora tanto in casa Fiorentina: la vittoria contro il Napoli non vale solo tre punti, ma conferisce uno status maggiore ad una squadra che sembra acquistare consapevolezza di settimana in settimana. Proprio in termini di capacità di gestire le varie fasi della gara, il punteggio e le energie si possono infatti vedere grandi differenze tra la Fiorentina di inizio stagione e la creatura che Vincenzo Italiano ha plasmato a nove mesi dal suo approdo a Firenze. E se la maturità di una squadra non è un dato misurabile in numeri, alcuni numeri della Fiorentina attuale, confrontati con quelli dei primi mesi, sono indicativi sul salto in avanti in termini appunto della gestione.

Prendiamo le ultime tre partite giocate: contro Inter, Empoli e Napoli la Fiorentina ha ottenuto 7 punti; in tutte e tre le sfide i viola sono andati in vantaggio, facendosi recuperare solo un punto dai nerazzurri. Anche nel girone d’andata, nelle stesse gare, due delle quali (contro Inter e Napoli) in casa, la formazione di Italiano era andata in vantaggio, ma da quelle tre sfide era uscita con zero punti. La Fiorentina aveva colpito per prima ma si era persa alla distanza e questo aveva generato alcune critiche sulla capacità di Italiano di saper “congelare” un risultato favorevole. Ora, l’indole del tecnico ex Spezia non è certo cambiata nel giro di qualche mese e lo si è visto anche quando ieri, dopo il pareggio di Mertens, invece di provare a conservare il pari, ha preferito inserire giocatori offensivi come Ikoné e Maleh, poi decisivi nel finale di gara. Ma la prova del Maradona attesta come la Fiorentina possa non solo riuscire a sorprendere una big, ma anche a mantenere e consolidare il vantaggio. Una gestione poco speculativa e comunque votata al palleggio, ma che comunque ha permesso alla Fiorentina di perdere pochi punti in questo girone di ritorno, una novità rispetto a quanto fatto in quello d’andata.

A fine 2021, erano infatti 9 i punti persi da situazione di vantaggio da parte della Fiorentina: da gennaio ad adesso invece, la Fiorentina ha vinto praticamente tutte le gare in cui è andata avanti, perdendo un punto solo contro Inter (vantaggio viola con Torreira e pareggio nerazzurro di Dumfries) e Verona (1-0 di Piatek, 1-1 di Caprari su rigore). Un altro grosso merito di Italiano sembra quindi essere stato quello di aver dato una costanza di rendimento all'interno dei novanta minuti. La Fiorentina è cresciuta e lo si vede anche dalla sua capacità di stare in partita e gestire le sue forze ed il risultato, una qualità che sarà preziosa in questo finale di stagione.