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UNA PARATA DI VETERANI

di Dimitri Conti

Se è vero che sia Roma che Fiorentina hanno materiale di giovane fabbricazione sul quale lavorare per i rispettivi futuri, lo è altrettanto che sul prato dell'Olimpico quest'oggi si dovrebbe assistere ad una sorta di parata di veterani, concetto estremamente statunitense nella sua definizione, al pari delle proprietà delle due squadre. Da una parte Friedkin, dall'altra Commisso, ed in campo tanti giocatori di alto livello che hanno già varcato la soglia dei trent'anni. Alcuni anche ampiamente.

Come nel caso di Franck Ribery, colonna portante ed inevitabilmente importante nelle dinamiche della squadra anche alla tenera età di 37 anni. Secondo le indiscrezioni dovrebbe andare a comporre una coppia d'attacco da 80 anni con un altro enfant terrible, quel Jose Callejon che a 33 anni sta provando in questo momento a riciclarsi in un ruolo più centrale là davanti, in nome degli equilibri chiesti dal suo allenatore. Non solo, perché sul lato Fiorentina in campo si dovrebbero vedere anche il suo coetaneo Martin Caceres e Giacomo Bonaventura in mezzo, due anni in meno, comunque 31.

Anche dall'altro lato della barricata, quello della Roma, tanti interpreti d'esperienza assoluta e di rilevanza internazionale. Su tutti Pedro, che a 33 anni è alla ricerca di nuova fortuna nonostante possa vantare il palmares più completo tra tutti quelli che scenderanno in campo. Un anno in più per Edin Dzeko (34), e lo spauracchio è lui: vero e proprio riferimento offensivo dei giallorossi, che oltre ad essere uomo-simbolo e bomber, ultimamente si traveste spesso e volentieri da regista offensivo dei suoi. Sarebbe un delitto però dimenticarsi di due ex United leggermente più giovani, ma entrambi molto esperti: l'armeno Henrikh Mkhitaryan, 31 anni, sarà tra i tenori offensivi di Fonseca, mentre in difesa dovrebbe toccare a Chris Smalling, trent'anni appena compiuti, dare un po' di sostanza al reparto arretrato della sua squadra. In quel dell'Olimpico, per chi non l'avesse capito, la parola d'ordine sarà esperienza. E chissà che non diventi anche la chiave per vincere la partita.