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UNA RIPARTENZA FALSATA DALLE NAZIONALI

di Tommaso Loreto

Il primo week end di settembre è quello tradizionalmente dedicato agli impegni delle nazionali e se il calendario, in special modo a livello internazionale, è diventato sempre più frenetico è anche per la scadenza della fine del 2022 quando in Qatar si giocheranno i primi mondiali invernali della storia. Una novità che ha stravolto gran parte dell’organizzazione delle varie sfide di qualificazione, e che in sintesi rischia di costare moltissimo per quei club che hanno visto partire i propri nazionali.

Lo sa bene la Fiorentina che ha già ben chiaro un quadro tutt’altro che piacevole alla ripresa del campionato, quando più o meno tutti i sudamericani sembrano già chiaramente in forte dubbio. Dagli argentini Gonzalez e Quarta fino al cileno Pulgar immaginarli in campo nel sabato di campionato, il prossimo, sembra già oggi pura utopia, logico che Italiano stia già pensando correttivi e soprattutto alternative alle varie defezioni.

Molto meno logico capire come e perchè un campionato come la serie A si ritrovi schiacciato tra interessi internazionali, logiche televisive legate alla Champions League e soltanto in ultima istanza bisogni ed esigenze dell’intero movimento, ma in tempi dove resta e sempre comunque la programmazione televisiva a comandare determinate scelte è facile immaginare come i margini di manovra fossero comunque limitati. E in fondo, con buona pace di altri tecnici, non solo per Italiano il turno di impegni nazionali potrebbe imporre un dazio da pagare. Si tratta semmai di capire come e quanto i viola sapranno adattarsi a una ripresa di campionato per niente semplice, visto il doppio impegno lontano dal Franchi tra Bergamo e Genova.