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UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI

di Daniel Uccellieri

"Il calciatore Riccardo Saponara sta svolgendo un percorso di lavoro differenziato a causa di una metatarsalgia del piede sinistro insorta nei giorni scorsi. Il quadro clinico attualmente non gli consente di svolgere a pieno la regolare attività con il resto del gruppo. Le condizioni verranno rivalutate nei prossimi giorni. Si precisa inoltre che l'attuale quadro clinico non ha nessuna relazione con il precedente infortunio alla caviglia", recita così il report medico emanato dalla Fiorentina nel primo pomeriggio. Ancora un problema quindi per l'ex Empoli, che da quando è arrivato alla Fiorentina ha collezionato una serie di infortuni che gli hanno impedito di mostrare tutto il suo talento. 

Nel gennaio del 2016 Saponara era stato uno degli acquisti più importanti della Fiorentina, un colpo a sorpresa da parte di Pantaleo Corvino, che avrebbe voluto vederlo più in campo. Paulo Sousa, complice anche la non perfetta forma del giocatore, arrivato a Firenze dopo una distorsione alla caviglia, lo ha utilizzato con il contagocce: appena 11 presenze per un totale di 356 minuti giocati, conditi da due gol e due assist. Troppo poco per un giocatore che all'Empoli, appena un anno prima, aveva impressionato sotto la guida di Sarri. Tanto che, l'attuale tecnico del Napoli, avrebbe fatto carte false per portarlo all'ombra del Vesuvio. 

La situazione, purtroppo, non è cambiata neanche in questa stagione. In estate c'è stato l'intervento di pulizia alla caviglia infortunata, che di fatto ha costretto Saponara a lavorare da solo in palestra praticamente per tutta l'estate. Pioli lo ha mandato in campo nell'ultima gara prima della sosta, la brutta prestazione dei viola sul campo del Chievo: una mezzoretta per tornare a riassaggiare il campo, con la prospettiva di utilizzare le due settimane di sosta per convincere il tecnico gigliato a puntare su di lui. Poi l'ennesimo infortunio per questo sfortunato giocatore: al momento non si sa ancora l'entità dell'infortunio, la speranza è che non si tratti di un problema serio.