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UNA SQUADRA CHE CORRE, UN MERCATO CHE ASPETTA: LA SINTESI DEL LUGLIO VIOLA

di Alessandro Di Nardo

Il mese di luglio si era aperto col primo giorno di Vincenzo Italiano in viola, si conclude con la fine della prima parte di preparazione per la Fiorentina. Trentuno giorni di lavoro intenso e riflessioni per staff e dirigenza, al termine dei quali rimangono alcuni dubbi ma emergono conferme e sorprese. Se guardiamo il campo, il luglio viola è stato decisamente un mese movimentato: una settimana scarsa di lavoro a Firenze per Vincenzo Italiano, che ha messo piede al Centro Sportivo per il primo allenamento il 12 luglio, poi quattordici giorni di ritiro a Moena, conclusi oggi, in cui i carichi atletici ed aerobici sono stati pesanti. Un movimento costante quello voluto dall’ex tecnico dello Spezia, non solo inteso come corsa ma anche come fluidità delle posizioni in campo.Dal laboratorio di Moena sono usciti esperimenti non molto felici (come quello di Kokorin prima punta) e sorprese dalla cantera viola (come il rendimento di Agostinelli e Bianco), oltre alle solite certezze (Vlahovic su tutti).

La mobilità di idee e uomini vista a Moena fa da contraltare all’immobilità della Fiorentina sul mercato: il mantra ripetuto in queste settimane voleva che Italiano utilizzasse il ritiro in Val di Fassa per farsi un’idea sui calciatori a disposizione e su eventuali lacune della rosa, che nel frattempo si è sfoltita (anche se molti, Pol Lirola in testa, rimangono con le valigie pronte). In entrata si resta fermi alla seconda metà di giugno con l’operazione ,non certo banale, né per costo né per pedigree del giocatore, Nico Gonzalez. L’impressione è che il mercato della Fiorentina vada a rilento non solo per motivi legati alla della dirigenza ma anche per un mercato, quello italiano, che è limitato dalle perdite economiche dell’ultimo anno. 

Non solo la Fiorentina, ma anche la maggior parte delle squadre di A -come il primo avversario in campionato, la Roma di Mourinho- sembrano in ritardo nella costruzione della squadra.Ora però, dopo il mese di riflessione, urgono i fatti: l’impressione è che un’accelerata sulla costruzione della nuova Fiorentina possa arrivare nelle prossime settimane. Tante le situazioni da monitorare: la ricerca di un regista sembra la necessità più impellente, ma Pradè ed i suoi dovranno anche occuparsi di trovare eventuali sostituti per Milenkovic e Pezzella (sempre calda la pista Nastasic) ed anche un attaccante che possa far rifiatare Vlahovic. Dopo un mese caratterizzato da lavoro e riflessioni, il prossimo sarà quello delle prime gare ufficiali.