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UNA STORIA DIVERSA

di Tommaso Loreto

Anche se nel calcio mai dire mai, l'ultimo intervento di Rocco Commisso sul rinnovo di contratto di Vlahovic somiglia tanto alla parola fine scritta su un lungo tira e molla. “La Fiorentina ha fatto un’offerta molto importante al calciatore, una proposta di contratto che lo avrebbe reso il giocatore più pagato della storia del club – ha fatto sapere Commisso con una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale viola in mattinata – ed era un'offerta nel tempo migliorata in più occasioni per venire incontro alle richieste sia di Dusan che del suo entourage, ma, nonostante i nostri sforzi, la proposta di rinnovo non è stata accettata”.

Un vero e proprio strappo dopo che i viola avevano ulteriormente ritoccato verso l'alto la propria offerta, superando di gran lunga gli iniziali 4 milioni (LEGGI QUI) ma continuando a portare avanti parallelamente il discorso relativo alla clausola rescissoria da 75 milioni . Eppure le tanto attese aperture non sono arrivate, con il conseguente scontro certificato dall'ultimo intervento di Commisso. Da troppo tempo costretto a inseguire i continui cambi di prospettiva del procuratore di Dusan (quasi esistessero già certezze sulla sua futura destinazione...) ma pur sempre in difficoltà in termini di organico.

Perchè se la presa di posizione del numero 1 italo-americano pare più che legittima, non solo per l'offerta presentata ma anche per quanto dimostrato da un classe 2000 comunque reduce da un'unica stagione importante in serie A, dall'altra parte c'è una rosa che non prevede alternative al serbo (al netto di un Kokorin che resta oggetto misterioso) e più in generale un'intera vicenda che da tempo presentava insidie conosciute. Perchè se il peccato originale del mancato rinnovo risale ai tempi di Prandelli, quando a Vlahovic fu concessa totale fiducia, è altrettanto chiaro che quella richiesta di serenità nello spogliatoio ribadita da Italiano, alla vigilia della sfida al Napoli, adesso è a serio rischio.

Dunque che scenari attendersi? Al di là di come rientrerà Vlahovic dagli impegni in nazionale, e di speranze ormai ridotte al lumicino affinché la situazione si rassereni e la trattativa riprenda, diventerà fondamentale il mercato di gennaio nel quale, per forza di cose, la Fiorentina cercherà un'altra punta (importante) da consegnare a Italiano. Il nome di Scamacca ad ora pare davanti ad altri profili, incluso il tanto sponsorizzato Lucca del Pisa, ma siamo appena all'inizio di una nuova storia tutta da scrivere, certamente diversa da quella che tifosi e dirigenti si auguravano di raccontare magari con il rinnovo di Vlahovic.

Una vicenda che ha visto la reazione della Fiorentina giustamente poco disposta a farsi dettare le regole con le spalle al muro ma inevitabilmente incerta nella gestione dei tempi, che si trattasse del momento in cui si è scelto di affidarsi totalmente a Vlahovic l'anno scorso o semplicemente di una dialettica che nell'ultima settimana, a due mesi dall'apertura del mercato invernale, ha creato un problema in più e per niente banale per il valore dell'attaccante in questione. Un nodo da sciogliere con grande delicatezza, comunque si decida di muoversi nel mercato di gennaio, e che soprattutto Italiano dovrà saper gestire con grande attenzione. Per non sciupare quanto di buono già fatto, tenendo inalterati gli equilibri interni e mantenendo l'ottimo passo tenuto dall'inizio del campionato.