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UNA VIOLA DOTTOR JEKYLL E MISTER HYDE: CHE DIFFERENZE TRA CASA E TRASFERTA

di Andrea Giannattasio

C’è un dato incontrovertibile che ha sempre contraddistinto Cesare Prandelli nel corso delle sue avventure sulla panchina della Fiorentina (nel passato e nel presente) ed è la sua straordinaria capacità di fare dell’Artemio Franchi un autentico fortino. O quanto meno se non una fortezza invalicabile, la fonte più preziosa dalla quale ottenere i propri punti in classifica. Sarà un caso ma un po’ come avvenuto di frequente nell’arco delle meravigliose stagioni tra il 2005 e il 2010, anche nel corso di questo campionato così particolare - dove il fattore campo essenzialmente sembra non contare più - la Viola del tecnico di Orzinuovi ha un andamento molto diverso quando deve giocare in casa o in trasferta.

I numeri parlano chiaro e raccontano di una Fiorentina che a Campo di Marte, su 12 partite giocate, ha ottenuto 19 punti e nella una speciale classifica che conta solo le partite interne si trova al 9° posto, a sole due lunghezze dalla zona-Europa, con 5 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte (più 14 gol fatti e 11 subiti). Rendimento decisamente opposto quando invece Pezzella e compagni si trovano a giocare in trasferta: lontano dal Franchi i viola infatti sono addirittura penultimi in classifica (al pari del modestissimo Parma) con soli sei punti raggranellati, frutto di una vittoria (quella indimenticabile di Torino sulla Juve), 3 pareggi e ben 7 sconfitte (oltre a soli 11 gol fatti e ben 24 subiti: una vera enormità).

A conti fatti dunque, al Comunale la Fiorentina (il cui rendimento va valutato anche sulla base del lavoro svolto da Iachini) ha ottenuto ben il 76% dei punti fino ad oggi immagazzinati, mentre il restante 24% lo ha racimolato in trasferta dove fino ad oggi le gioie sono state decisamente poche. Domenica, alla Dacia Arena, ci sarà subito la chance per invertire questo trend, visto che oltretutto i viola arrivano da un periodo positivo soprattutto sotto l’aspetto del gioco: anche quando sono arrivati i ko, infatti, le risposte sul campo sono state decisamente confortanti.