.

UNA VIOLA UNDICESIMA MA NON MIGLIORABILE. COSA DEVONO CAPIRE I TIFOSI?

di Sonia Anichini

Se la mente non mi falla, Pioli aveva detto che la sua Fiorentina si sarebbe vista dopo le festività in corrispondenza del girone di ritorno e mi viene un grande dubbio: la sua squadra è quella che ha giocato contro l’Inter o quella imbarazzante di domenica contro la Samp? Va bene che a Marassi mancavano alcuni calciatori importanti, ma è mancata totalmente un’idea di gioco, di grinta e determinazione. Ho sentito dalle sue parole che ambisce a fare più punti del girone d’andata e, consolandomi molto questa aspettativa, posso simbolicamente dargli una pacca sulle spalle perché ad oggi c’è riuscito: a fine agosto avevamo 0 punti dopo le prime due gare, adesso abbiamo fatto un punto con i nerazzurri!

Purtroppo non c’è verso di uscire dalle polemiche perché, oltre al magone che viene vedendo la Fiorentina strapazzata dai blucerchiati, i nostri dirigenti continuano a rilasciare dichiarazioni che fanno lo stesso effetto della benzina sul fuoco. “E’ quasi impossibile migliorare questa squadra a gennaio” parole e musica di Pantaleo Corvino che, comunque, questa squadra l’ha messa su lui spendendo dei bei soldini e smantellando la precedente che, pur non essendo arrivata in Europa, vantava dei bei calciatori. Suppongo che alla base di questa “voglia di miglioramento” ci stia il disamore palese della famiglia DV. Ci è stato chiesto di capire e questo noi capiamo anche se non ci rassegnamo a vivacchiare in questa angosciante realtà.

Siccome sono maligna ed anche un po’ disco rotto, mi viene sempre in mente l’ormai famigerato gennaio del 2016 quando, in lotta per il primo posto in campionato, a puntellare la squadra arrivarono Tino Costa, Benalouane, Kone, Tello e Zarate e mi dico che, se non c’è stata la volontà di spingere e migliorarsi in quella occasione, non mi posso più aspettare niente da questa società. Però non ci prendete in giro, non ci parlate di Champions e di arcobaleni viola perché essere “cornuti e mazziati” alimenta solo tanta, tanta rabbia vedendo la nostra amata Viola undicesima in classifica.

Come avvilisce la consapevolezza che non ci sia la minima idea di un progetto e la paura che a giugno ci si trovi con lo stesso problema e cioè nella condizione di non riuscire (o non volere) migliorare la rosa. Fra chi se ne andrà a parametro zero, fra chi se ne vuole andare per giocare di più, fra chi deve essere riscattato a suon di bei milioni, credo che ci aspetterà un’estate molto calda. Intanto abbiamo saputo che i pilastri del nostro futuro saranno Chiesa e Simeone, ma le mani sul fuoco per Federico io non ce le metterei. Lui comunque non avrebbe nessun problema a trovare un nuovo grande club, la difficoltà nasce quando devi cercare di piazzare calciatori come Maxi Olivera, Sanchez, Cristoforo, Zekhnini, Gaspar (tutti acquistati dall’attuale DG) o altri non apprezzati dal Mister.

La Signora in viola