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UNDICI ANNI DOPO

di Iacopo Barlotti

Undici anni fa, di questi tempi, in casa viola si festeggiava un doppio traguardo: la vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo (1-0), e l'aggancio alla vetta della classifica del campionato di serie C2 girone B, dove la Florentia Viola raggiungeva il Rimini fermato sullo 0-0 nel big-match contro il Grosseto. Era la 17.ma di campionato (come ieri), ultima del girone di andata, e la Florentia arrivava al giro di boa con 32 punti in 17 gare. A mettere la firma su quella vittoria bomber Riganò, che al 33' del primo tempo aveva siglato il suo 13° gol in campionato.

Oggi la Fiorentina guarda con lo stesso ottimismo al futuro. La squadra di Montella ha un punto in più (33) di quella Florentia, Pepito Rossi (14 reti) ha fatto un gol in più del bomber di Lipari. I viola si devono però accontentare di un quarto posto in un campionato, quello di quest'anno, assai competitivo e dominato dalla Juventus. I bianconeri, su 17 partite, ne hanno vinte 15 e hanno lasciato solo 5 punti per strada: nell'1-1 con l'Inter e nella sconfitta per 4-2 di Firenze.
La Roma, seconda e ancora imbattuta, ha 8 punti in più dei viola. Il Napoli appena 3, con uno scontro diretto vinto al Franchi grazie a Callejon, Mertens e... Calvarese.

Sulle ali dell'entusiasmo, quella Florentia Viola conquistò nel girone di ritorno 38 punti e vinse in scioltezza la C2 girone B. Riganò chiuse a 30 gol. Giuseppe Rossi, mantenendo la sua media attuale (0,82 gol a partita) può farne 32. E non bisogna dimenticarci del più importante rinforzo che avrà a disposizione Montella per la seconda metà di stagione: un Mario Gomez fresco, carico, determinato a togliere a uno spento Klose il posto da titolare nella Germania. Nessuno, in serie A, avrà a disposizione un "acquisto" dello spessore di Gomez: non il Milan con Honda e Rami, non l'Inter con Lavezzi o chicchessia, non la Juve o la Roma.
Difficile dire se Gomez sarà in campo domenica 5 col Livorno, o mercoledì 8 col Chievo. Anche perché saranno due gare in notturna (rispettivamente alle 18 e alle 21). Fatto sta che il 2014 sarà da subito ricco di impegni, fra campionato e coppa. E gli errori aiutano a crescere: per questo Montella è determinato a non ripetere il gennaio horribilis della scorsa stagione. Anche su questo aspetto, si può solo migliorare.