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URAGANO KEAN: HA CANCELLATO GIÀ VLAHOVIC. E IN PROSPETTIVA PUÒ TOCCARE 25 RETI

di Andrea Giannattasio

Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo, ai magnifici primi mesi della stagione 2021/22. Certo, allora la Fiorentina era una squadra molto diversa rispetto a quella di oggi (arrivava da due salvezze risicate di fila e non aveva l’Europa a turbarle i pensieri quasi tutti i giovedì) mentre quella che questa estate ha plasmato con sagacia Daniele Pradè assieme al grande lavoro sul campo di Raffaele Palladino è un gruppo che arriva da tre finali in due anni e da altrettante qualificazioni in Conference sul campo, dunque con una mentalità e una vocazione internazionale conclamata. Eppure è sulla resa offensiva che questa Viola pare essere tornata sugli eccellenti livelli della prima annata di Italiano, quella in cui - prima del mai digerito passaggio alla Juventus - era riuscito a mettersi ancora più in luce Dusan Vlahovic, che da solo a suon di gol aveva evitato ai suoi compagni la retrocessione in B appena pochi mesi prima.

Moise Kean infatti, pur avendo fatto il percorso inverso rispetto al serbo (da Torino a Firenze) viaggia sugli stessi numeri dell’ex Partizan nella sua prima avventura viola: sono già 8 - grazie alla travolgente tripletta di oggi sul Verona, la prima in carriera per lui - le reti siglate dal classe 2000 nelle prime dodici giornate di campionato, le stesse che Vlahovic aveva messo a referto nello stesso arco di tempo. Con, tuttavia, una differenza decisamente evidente. L’ex numero 9 aveva realizzato ben quattro dei suoi centri (dunque il 50% esatto) su calcio di rigore, laddove invece Kean - che di penalty ne ha tirato uno, sbagliandolo - ha sempre potuto esultare su azione. Sta tutta qui, dunque, l’evidente differenza che intercorre tra il rendimento dei due attaccanti, che tuttavia hanno portato in dote più o meno lo stesso numero di punti alle loro squadre: tre anni fa la striscia positiva di Vlahovic era valsa alla Viola 11 punti mentre quella impreziosita oggi dall’ex bianconero ha fruttato fin qui 10 lunghezze (saltando peraltro una partita per infortunio).

La media-reti di Kean (al quale va il doveroso plauso per l’esultanza in ossequio a Ikoné, reduce dal lutto paterno, dopo il gol del 2-1) parla chiaro: di questo passo (con 0,67 reti a partita), il centravanti potrebbe serenamente superare quota 20 gol in campionato, arrivando persino a sfiorare quota 25. Numeri per adesso solo ipotetici ma che rendono bene l’idea di quanto travolgente sia stato l’impatto della punta nel mondo viola. Che adesso è pronta a godersi le prodezze del suo numero 20 in azzurro: Spalletti, oggi al Franchi, avrà certamente sorriso sotto i baffi…