URGONO RISPOSTE... ANCHE DAL MERCATO
L'uomo del giorno, come da diversi giorni a questa parte, continua a essere Vincenzo Montella, tecnico confermato dopo l'ennesima sconfitta ma in una posizione sempre più debole anche agli occhi della proprietà. Occorre però riflettere anche sulla rosa costruita in estate. I limiti sono venuti fuori alle prime difficoltà, partendo dal cambio di modulo immediato e dovuto ai problemi di ambientamento di alcuni dei potenziali protagonisti, fino alla panchina che dà poche garanzie una volta assenti i titolarissimi. Quando Daniele Pradè nel corso della conferenza stampa di fine mercato dichiarò che aveva diversi milioni ma che non aveva voluto spenderli, in molti si chiesero se fosse stata la decisione giusta e i risultati attuali hanno risposto a questa domanda.
Anche la famosa unità di intenti che è stata sottolineata a più riprese proprio in estate, adesso sembra essere venuta meno. Basti pensare alle dichiarazioni di ieri rilasciate da Montella: "Noi abbiamo ragazzi, mentre al Torino mancavano Belotti e l'hanno sostituito con Zaza che conta almeno una ventina di presenze in Nazionale". Un chiaro riferimento all'attacco composto da Vlahovic e Pedro, giocatori che evidentemente stanno facendo fatica a reggere l'urto con la categoria. Una dichiarazione che punta il dito dritto verso il direttore sportivo, che ha difeso in lungo e in largo il proprio allenatore ma che ieri si è lasciato andare a un "vediamo" dopo le dichiarazioni relative alla fiducia verso Inter e Roma che suonano tanto come fiducia a tempo determinatissimo.
Gennaio ormai è vicino e nonostante sia già stato presentato l'alibi del "in inverno difficilmente si può cambiare in meglio una squadra" è chiaro che Firenze e Commisso si attendano delle risposte chiare dalle operazioni che verranno portate a termine. Prima di tutto con i famosi esuberi che hanno ingolfato anche il mercato in entrata e che devono partire per evitare squilibri inutili nel monte ingaggi oltre che affollare uno spogliatoio come se fossero in ferie. Seconda di poi, serviranno almeno due acquisti che possano giocatore titolari e che possano alzare il livello della squadra. Si parlava di 30 milioni di euro rimasti in cassa, che proprio pochi non sono anche rispondendo al discorso della difficoltà a trattare a gennaio. La Fiorentina ha bisogno di una medicina radicale, che curi non solo il problema della guida tecnica, ma anche di una rosa con diversi punti rimasti incompleti.
Invertire la rotta è fondamentale. Un conto è parlare di stagione di transizione, un altro è parlare di anno perso. Soprattutto per un club guidato da un proprietario ambizioso come Commisso.