VARGAS, Alla ricerca della rivincita
Fonte: La Nazione
Per capire come mai, ieri al “Franchi”, l’osservato speciale fosse Juan Manuel Vargas è necessario fare uno sforzo di memoria. Bisogna cioè rileggere l’intera stagione per capire quanta importanza potrebbe avere il suo ritorno a tempo pieno fra i disponibili. Annata complessa, quella del peruviano, divisa fra infortuni, rumors di mercato e nottate finite sotto le luci della ribalta. Appena 12 le presenze di Vargas in campionato, su un totale di 26 gare. Che l'annata di Vargas non nascesse sotto i migliori auspici poteva anche essere prevedibile. Già l’esordio, il pareggio interno contro il Napoli, non fu propriamente positivo. Il gol dubbio di Cavani, la rincorsa della Fiorentina e quella reazione che, a metà ripresa, costò subito un cartellino rosso. Scontata la squalifica, con la Fiorentina che uscirà sconfitta da Lecce, Vargas ritrova un pizzico di continuità nelle gare contro la Lazio (suo il traversone dal quale nasce il rigore poi realizzato da Ljajic), contro il Genoa (con assist per il gol di Gilardino) e successivamente contro Parma e Palermo. Il primo ottobre, però, emergono i primi problemi fisici legati a un risentimento agli adduttori. Vargas stringe i denti, e resta a disposizione. Nella trasferta di Genova, contro la Sampdoria, Vargas sfodera l’assist per il gol di testa di Marchionni dopo nemmeno 10 minuti di gioco, ma poco prima della mezz’ora è costretto a uscire. Resterà out sino al trittico di gare contro Chievo, Roma e Cesena (alternando anche qualche viaggio intercontinentale per rispondere alla convocazione della Nazionale) e dopo uno scorcio di gara contro il Milan, contro la Juve trova anche il primo gol stagionale. Quella dell’Olimpico, resta la migliore prova fino a oggi. Sono infatti abbastanza deludenti le uscite contro Cagliari e Udinese, fino a doversi di nuovo fermare. Vargas salta le sfide con Brescia, Napoli, Lecce Lazio e Genoa, mentre la società fa sapere che il problema principale è legato a una fibrosi all’adduttore, evoluzione di una pregressa lesione muscolare. A rendere il quadro ancora più critico, l’incidente all’alba. Sono le prime ore del 22 gennaio quando la notizia fa il giro della città. Al volante del SUV che si cappotta non c’è Vargas, ma un amico. La sua presenza in macchina non passa inosservata e dopo le voci sull’interesse dello Zenit prima, e del Bayern poi, anche la vita notturna del peruviano finisce sulle prime pagine dei quotidiani.