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VARGAS, Riflessioni sul peruviano in viola

di Redazione FV

E' uno dei più forti esterni sinistri del mondo. E' stato capace di risolvere partite di Champions League grazie a gol e assist. Ha la forza di un Toro impreziosita dal fatto (raro) di essere mancino. Un asso che, per la gioia dei tifosi e il rammarico della società, sembra destinato a rimanere nel mazzo. Perchè? Il primo dato da analizzare è mediatico. La Fiorentina non ha mai fatto mistero di voler cedere il giocatore, quasi fosse un ingombro, un peso anziché un punto di forza della squadra. Ciò cozza frontalmente con una valutazione esosa: 28 milioni, 3 in più di ciò che il Real Madrid ha speso per Di Maria.

Da prendere in considerazione anche il lato tattico del giocatore. Unico tecnicamente, quanto lo è tatticamente ovvero, unica è la posizione che può ricoprire in campo, cioè esterno sinistro nel centrocampo del 4-4-2 o 4-2-3-1 che poi sono la stessa cosa, salvo sofismi. In difesa è dannoso. In un centrocampo a 3 è sprecato e inefficace. In attacco gli servirebbe un repertorio più ampio e quindi nulla.

Chi ha i soldi e il modulo adatto per pensare a Vargas? La Juventus, ma con l'arrivo di Marotta, Corvino si può scordare ipervalutazioni. Per il Milan il 27enne Vargas è troppo giovane. L'Inter è talmente colma di giocatori che alcuni vengono impiegati in Saras. La Roma ufficialmente non ha soldi. A Madrid arriva Di Maria a Barcellona arrivano giocatori che sanno fare tutto.Qualche flebile speranza resta sul mercato inglese dove il gioco sulle fasce è un must e il peruviano sarebbe perfetto. Menzioniamo, anche se resta un dato di poco conto, il carattere non particolarmente docile (eufemismo) del giocatore e il quadro è completo. In caso di permanenza di Vargas le casse della Fiorentina piangeranno un po' ma dopo aver perso Mutu, per Mihailovic sarebbe una manna ammesso e non concesso che il serbo non perda tempo nell'impiegarlo ora terzino, ora mediano.