VARGAS, Una questione di priorità
Di quale sia in realtà il miracoloso unguento o quant'altro di Juan Manuel Vargas, poco c'interessa. Conta più la sostanza, in questi casi, piuttosto che la forma. Contano le priorità secondo le quali si regola la propria vita e la propria carriera. "Farò di tutto per esserci in Nazionale", fa sapere la Locomotiva peruviana, ora in patria per la doppia amichevole con i biancorossi di Markariàn. "Mi son portato dall'Italia un trattamento speciale e segreto per recuperare prima. Ho un problema all'adduttore destro e sono necessari sette o dieci giorni per recuperare ma vediamo se possiamo far qualcosa per accelerare i tempi".
Dal punto di vista del tifoso peruviano, nulla di storto. Anzi. Comportamento stoico ed encomiabile, quello di Vargas. Di base, c'è però che la Fiorentina sta vivendo un momento orribile, per gli infortuni, per il risultati, per l'anima e per il gioco. Ed il peruviano è uomo indispensabile, per sfrecciare sulle fasce, per servire assist a Gilardino e per sostituire Cerci o Marchionni, ora pedine fiacche e che non incidono mai.
C'è, soprattutto, che quelle in programma contro Costa Rica e Panama, sono due amichevoli. Non gare ufficiali, non partite dove conta esserci ad ogni costo e dove i tre punti sono benzina essenziale per proseguire la marcia verso la prossima competizione internazionale che conta davvero. Vargas, però, vuole accelerare i tempi comunque. Stringere i denti, per esserci, in una delle due amichevoli.
Dal punto di vista del tifoso fiorentino, molti dubbi, invece. Sarebbe meglio riposare e prepararsi al meglio per la Sampdoria, anziché rischiare ricadute in Nazionale, qualora l'unguento miracoloso o quant'altro non dovesse sortire gli effetti desiderati. Questione di priorità.