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VARIAZIONI SUL MODULO

di Tommaso Loreto

Era l'idea originaria. Quando ancora doveva cominciare la stagione, mentre la squadra si allenava a Moena e Sousa cominciava a farsi conoscere dai tifosi viola, il quadro tattico della Fiorentina sembrava potersi muovere sulle dinamiche di un 4-2-3-1. Un modulo, quest'ultimo, ultra apprezzato soprattutto a livello europeo dove in particolare le "big" spesso si schierano in campo secondo queste logiche. 

Sousa, però, fu costretto sin da subito ad accantonare l'idea in questione. L'arrivo di Suarez sembrava poter aprire le porte ai due mediani davanti alla difesa, e la stessa ricerca sul mercato di un giocatore dalle caratteristiche di Milinkovic-Savic ne confermava l'opportunità, ma come sono andate realmente le cose è ormai storia. Da aggiungersi al quadro in questione anche la cronica mancanza del tanto atteso centrale che ha poi spinto il tecnico a optare per la difesa a tre. 

Adesso che, soprattutto sulla trequarti, abbondano gli interpreti Sousa sembra avviato a sperimentare quella che era l'idea di qualche mese fa. Due mediani (in proiezione Inter gioco forza Vecino e Borja Valero con Tino Costa prima alternativa e Badelj probabilmente ancora non al top) e tre uomini alle spalle della prima punta (con il ballottaggio che vedrà protagonisti Kalinic e Babacar).

Di tutti, per ora, è sembrato Tello il giocatore più a proprio agio. Lo spagnolo è andato bene in entrambe le prime due uscite, ma è stato soprattutto a Bologna che ha fatto vedere le cose migliori, con tanto di assist e buone percussioni centrali. Stesso dicasi anche per Bernardeschi, che ha trovato il suo primo gol in Serie A, mentre nel ruolo centrale dei tre Ilicic potrebbe rientrare e prendere il posto di Mati Fernandez.

Le alternative, comunque, non mancano, ed è per questo che da qui a domenica sera c'è da attendersi più di una variazione sul modulo che la Fiorentina ha attuato fino a oggi.