.

VECCHI E NUOVI LEADER

di Tommaso Bonan

La serata di SuperMario Gomez, certo, ma non soltanto. Nella prova corale che ha permesso alla Fiorentina di sbancare l'Olimpico e di conquistare il pass per le semifinali di Coppa Italia, ad emergere assieme all'ormai rinato bomber tedesco sono stati in particolare due pedine la cui assenza, nelle settimane scorse, si è fatta notare a più riprese. Stefan Savic e David Pizarro, ancora una volta, hanno di fatto dimostrato di rappresentare il vero centro nevralgico della squadra di Vincenzo Montella. A centrocampo, ovviamente, con la regia del Pek, ma anche in difesa, dove il rendimento del montenegrino sempre ben al di sopra della media è riuscito talvolta ad ascurare anche le prestazioni (per altro non sempre all'altezza) del leader del reparto Gonzalo Rodriguez.

In particolar modo, stupisce il ruolino di marcia di Savic mostrato finora in questo campionato (17 presenze, 1500 minuti giocati) e non solo (4 presenze distribuite equamente tra Coppa Italia ed Europa League). Duttilità (esterno o centrale nella difesa a tre), attenzione in copertura ma soprattutto la sicurezza e la pulizia (il più delle volte) negli interventi. Considerata la giovane età (classe '91), la Fiorentina senza troppi dubbi ha a disposizione uno dei migliori marcatori della serie A (ed in questo senso, il recente rinnovo fino al 2019 è da accogliere in maniera quantomai positiva).

Seppur con qualche anno in più, invece, Pizarro a centrocampo stenta ancora a trovare sostituti all'altezza. Una longevità (sul campo) che fino a questo momento ha rappresentato uno dei tratti distintivi della Fiorentina (l'assenza del Pek a Genova, del resto, ne è stato l'ennesimo esempio). In attesa, ovviamente, che anche Badelj possa (almeno in parte) assimilare il più possibile dal cileno. Ad oggi, infatti, il rinnovo di contratto del numero 7 viola non è ancora arrivato...