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VECCHIA E NUOVA ROSA: SCIOGLIERE I DUBBI PRIMA DEL RADUNO

di Mattia Verdorale

Uno dei motivi per cui Rocco Commisso ha deciso di affidare la panchina della sua Fiorentina a Gennaro Gattuso sta nel carattere di quest'ultimo. "Parla faccia a faccia come piace a me" ha detto il presidente qualche giorno fa in un'intervista a Radio Bruno. Il dire le cose come stanno, l'avere idee chiare su chi si ha di fronte e con cui collaborare, capire quali siano le reali e sincere intenzioni di un giocatore sono concetti e valori fondamentali per il Gattuso-allenatore.

Proprio per questo il tecnico calabrese, prima che parta il raduno fissato per il 9 luglio, vorrà sicuramente parlare con tutti quei giocatori in bilico e che si trovano in una situazione incerta per quanto riguarda il proprio futuro. Il mister ha chiesto alla società di poter valutare sostanzialmente tutta la rosa attualmente a sua disposizione. Gattuso vorrebbe capire su chi può puntare e fare affidamento nella prossima stagione, in modo tale da poter iniziare il proprio progetto con solo quei giocatori che si sentono realmente motivati a restare sotto la sua ala. 

Tra questi c'è German Pezzella, il cui futuro è ancora tutto da scrivere (CLICCA QUI). Essendo anche il capitano della squadra, Gattuso vorrà sicuramente parlare con lui, prima di tutti, e capire le garanzie tecniche che chiede il difensore. Oltre all'argentino, i giocatori in bilico con cui sicuramente il tecnico vorrà confrontarsi sono Milenkovic (che potrebbe anche partire se arrivasse l'offerta che accontenta la Fiorentina), Callejon (che sarà uno degli osservati speciali in ritiro), Kouame, Borja Valero e Pulgar sui quali pendono i maggiori punti interrogativi, ma anche lo stesso Ribery (la cui decisione definitiva dovrebbe essere presa in settimana).

Gattuso vuole iniziare il ritiro conoscendo già le situazioni di chi si trova all'interno della rosa, in modo tale da risolvere, nel più breve tempo possibile, quei casi di mercato che si possono venire a creare intorno a determinati calciatori. Vorrebbe una squadra motivata, senza incognite da risolvere: l'obiettivo è parlare con tutti loro e avere tra un mese a disposizione solo coloro che hanno saputo dare delle risposte ben precise ad un allenatore che non vuole altro che gente stimolata a rimanere a Firenze.