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VECCHIA E NUOVA SORPRESA

di Simone Bernabei

Il Napoli lanciato a mille all’ora verso traguardi ambiziosissimi e guidato dal toscanaccio Walter Mazzarri può essere considerato, da orami un anno a questa parte, una big del nostro campionato, come dimostra anche l’ottima prova disputata in Champions League contro i Citizens di Mancini. Un Napoli che, a ben vedere, sembra stia seguendo la strada intrapresa e poi, purtroppo, persa, proprio dalla Fiorentina di Cesare Prandelli solo un paio di anni fa, quando la comitiva gigliata vinse il girone eliminatorio di Champions con 15 punti e record di gol segnati (14, assieme solo al Real Madrid).

Certamente ci sono da fare delle distinzioni, ma l’entusiasmo che ruota attorno agli azzurri ed il timore che le altre squadre hanno nell’affrontare i Mazzarri’s Boys, ricordano molto da vicino le sensazioni della Fiorentina di inizio 2009-2010. E persino la battuta d’arresto al Bentegodi nella gara contro il Chievo, affrontato al grido di turn over totale, fa tornare alla mente gli stop dei gigliati nel mezzo alle supersfide europee. A quanto pare, per una squadra non abituata, l’impegno mentale di due importantissimi fronti è davvero complicato da affrontare.
E contando che solamente martedì prossimo il Napoli sarà impegnato nella delicatissima gara col Villareal di Giuseppe Rossi e che la testa, nonostante il lavoro psicologico di Mazzarri, darà sicuramente spazio a qualche pensiero Champions, l’occasione per i viola appare davvero di quelle ghiotte. Certo giocare al San Paolo, seppur non vestito a festa (saranno circa 40 mila gli spettatori, a fronte degli oltre 60 mila posti disponibili) non è mai semplice, ma i ricordi recenti parlano di due buone prestazioni nello stadio di Fuorigrotta, con uno 0-0 la passata stagione ed una vittoria per 3-1 nel 2009-2010, proprio l’anno della sfortunata e sfiancante Champions viola.

Adesso le parti sono dunque invertite. Il Napoli a fare la squadra sorpresa, la Fiorentina invece quella del gruppo importante che non ha ancora ben trovato la sua definitiva dimensione. Proprio per questo, chi avrà maggiormente da perdere saranno proprio i partenopei, con gli uomini di Sinisa carichi e, speriamo, vogliosi di regalare finalmente gioie ai propri tifosi anche lontano dal Franchi. Dare una continuità di risultati vorrebbe dire riconquistare passo dopo passo punti e convinzione giusta per arrivare all’obiettivo Europa League. La sfida di domani, insomma, per tutti i motivi elencati fino ad ora e per il fascino e le motivazioni che si porta dietro, è certamente un ottimo banco di prova per tutta la Fiorentina.