VEDI CAMPI E POI FIRENZE
Vedi Firenze e poi Campi, vien da dire parodiando un noto adagio ("Vedi Napoli e poi muori"). Ma, in realtà, è più corretto il contrario, se si sta parlando di quanto sta accadendo intorno alla realizzazione del nuovo stadio della Fiorentina, sotto la propulsione di Rocco Commisso: meglio dire - dunque - vedi Campi e poi Firenze. A parte la facile ironia, si può dire che quest'oggi, 14 ottobre 2019, sia stata una giornata campale sul fronte del nuovo stadio. Sì, perché già in mattinata il consiglio comunale ha approvato una delibera che mette in vendita l'area della Mercafir, così da poter mettere in moto l'iter che permetta lì, ancora dentro i confini comunali, la realizzazione dell'impianto.
Il tema dei confini pare secondario, ma non lo è. E negli scorsi giorni si è assistito a vari botta-e-risposta andati in scena tra i sindaci dei due comuni interessati: Nardella, per Firenze, e Fossi, primo cittadino di Campi. Da un lato la disponibilità del primo cittadino campigiano nel concedere ampio margine di manovra a Commisso sui suoli da lui gestiti; dall'altra l'esigenza di Nardella, il quale aveva sottolineato come l'area interessata non potesse procedere soltanto in direzione stadio, ma fossero tanti altri i punti da affrontare nello sviluppo della Piana.
Quest'oggi, il gran passo operato da Nardella: il sindaco fiorentino, con la delibera di stamani approvata all'unanimità, ha di fatto aperto i cancelli della Mercafir a Rocco Commisso, accettando le tre condizioni da lui stesso richieste. Velocità, controllo totale e costi contenuti. Il tutto esplicato in dieci punti, e senza peraltro dimenticarsi del tema legato alla valorizzazione di un Franchi che rimane - e rimarrà - sito d'interesse culturale, che non si può pensare di abbandonare. Appuntamento ai prossimi 48 mesi, perciò, è quanto emerge dalle parole di Nardella.
Soddisfatta anche la reazione da parte del ponte di comando della Fiorentina. In prima persona, tramite lo stesso Commisso, il quale si è detto felice di accogliere dei passi in avanti nel progetto. "Iniziano a vedersi concrete possibilità per realizzare un’opera importante come potrà essere il nuovo stadio", le parole che suonano come una dichiarazione di unità d'intenti. Gli ha fatto eco poco dopo Barone: "Ci sono tanti passi da fare, ma il primo, molto importante del Comune, è arrivato e ne seguiranno tanti altri". Beh, che dire: se non si fa la storia, almeno lo stadio... E proprio nel girono in cui la Viola, per le vie di New York, sfila all'interno del Columbus Day.