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VENTO DI NOVITÀ

di Tommaso Loreto

I saluti e i ringraziamenti, nel giorno in cui anche Rocco Commisso torna a parlare. Il terzo anno della prima proprietà americana della storia viola è un ricambio quasi generazionale, fatto di ricordi e abbracci virtuali che si mischiano sui social network. Da Borja Valero a Caceres passando per Ribery i saluti non sono banali, per nessuno, ed è giusto che sia così al termine di un biennio che sarà stato anche complicato ma che certamente è stato percorso insieme.

Il resto è un presente già proiettato verso un nuovo programma, una nuova idea di gioco che Vincenzo Italiano dovrà sviluppare nel corso della sua avventura fiorentina. Commisso gli ha dato ieri il primo benvenuto, in un ideale via alla nuova stagione che tutti si augurano diversa dalle precedenti. L’occasione dell’intervento presidenziale è stata utile anche per tornare sulle vicende dello strappo con Gattuso, certamente per chiarire aspetti di mercato che soprattutto nel caso di Sergio Oliveira continuano ad apparire più che discutibili.

Ma nello stile degli ultimi tempi il numero uno viola non si è soffermato troppo su quelle che saranno le prossime mosse, specialmente in termini di ricostruzione della squadra da consegnare a Italiano, ribadendo piuttosto quei concetti di condivisione che da oggi confluiscono nel nuovo percorso scelto. Una corsa lunga mesi che prenderà il via a breve, già dal ritiro di Moena, sperando che il vento di novità che spira in casa viola stemperi il clima elettrico del mese di giugno. Perchè mai come oggi la Fiorentina ha bisogno di tornare a navigare in acque più tranquille.