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VERSO LA (DOPPIA) RIVOLUZIONE

di Tommaso Bonan

Comunque vada, sarà rivoluzione. Anzi, una doppia rivoluzione. Inizialmente preventivabile, dopo il cambio di guida tecnica tra Montella e Paulo Sousa, nei fatti concretizzatasi dopo le violente scosse di mercato registrate nell'ultima settimana. Con un attacco ancora dipendente dai pensieri (e dai voleri) di Mario Gomez, la Fiorentina sta pian piano riscrivendo difesa e attacco, per un cambio radicale come da tempo non se ne vedevano.

Un po' per necessità, un po' per convenienza. I dettami del neo tecnico portoghese sono serviti agli uomini mercato viola per definire le operazioni di base, quelle pedine che di fatto costituiranno la nuova colonna vertebrale. Trattative concluse, o in via di definizione, che certamente si sono scontrate con gli imprevisti del caso (vedi alla voce Salah, ndr) o con le partenze degli svincolati. Pian piano, però, le intenzioni si fanno sempre più chiare, così come cominciano a venir fuori i nomi concreti cercati (realmente) dalla Fiorentina.

Per affinare i reparti, come sottolineano spesso i vertici viola, ci sarà tempo. Nel frattempo, la rivoluzione continua. A centrocampo Suarez sarà il nuovo titolare, al quale probabilmente verrà affiancato Milinkovic-Savic (ore decisive per la chiusura della trattativa col Genk), mentre Borja Valero erediterà il ruolo di “todocampista”. O pivote, come ha detto Paulo Sousa. Di fatto, un cambio radicale col passato, che vedeva fra i protagonisti Pizarro, Aquilani e compagni.

Ed arretrando di qualche metro, la situazione resta la stessa. La partenza di Savic ha già fatto scattare l'allarme rosso in un reparto che, escluso Gonzalo Rodriguez, pecca di leader (o semplicemente di giocatori di sicuro rendimento). Sousa è ancora ad un bivio: per adesso si punta sui giovani a disposizione (Hegazy o Bagadur, mentre Camporese è ad un passo dall'Empoli), in attesa del colpo previsto per rimpiazzare il montenegrino finito all'Atletico (Astori?). Anche in questo caso, qualunque strada si scelga di intraprendere, sarà una rivoluzione. Un rischio, ma allo stesso tempo anche uno stimolo.