VERSO SUDAFRICA 2010, Quali i viola 'mundial'?
Meno sette: sono questi i mesi che ci separano ormai da uno degli avvenimenti sportivi più attesi in assoluto, i campionati del mondo di calcio. Un appuntamento epocale, che va ben al di là del puro evento sportivo, quasi un segnalibro nelle vite di ognuno di noi. Si parla di “anno dei mondiali” nelle canzoni di Venditti, e con un ricordo a “Spagna ’82” inizia anche quel capolavoro di Paolo Virzì che è “ovosodo”. Abbiamo lasciato la nazionale azzurra un mese fa, con Alberto Gilardino che l’ha trascinata verso una qualificazione meritata anche se un po’ più sofferta del previsto. In quell’occasione Firenzeviola.it parlò della possibilità di un riavvicinamento della nostra città ai colori azzurri proprio grazie alle gesta del bomber biellese. Sarà così? In questo momento “la città del fiore” si coccola i propri idoli in maglia viola, e per le due amichevoli in programma oggi e mercoledì si augura prima di tutto che non si vada ad allungare la lista degli infortunati del team gigliato. Ma a giugno, quando coppe europee e campionato saranno finite, sarà lo stesso? Se la Fiorentina, facendo i debiti scongiuri, dovesse, per il quinto anno consecutivo, classificarsi tra le prime quattro della Serie A, e per giunta con una squadra composta in gran parte da giocatori di nazionalità italiana, non ci sarebbe un po’ di rabbia se i viola in partenza per l’emisfero australe fossero in numero esiguo? Nell’anno e mezzo della gestione Lippi sono fondamentalmente tre i giocatori gigliati chiamati con una certa regolarità in nazionale: Alessandro Gamberini, Riccardo Montolivo e Alberto Gilardino. A questi si è aggiunto, proprio in questi giorni, e con ampi meriti, Marco Marchionni. Pensiamo di non mancare di obbiettività nel dire che almeno altri due elementi della squadra di Prandelli meriterebbero di essere presi in considerazione dal Ct azzurro. Ma sarebbe già tanto se fossero almeno tre i “violazzurri” che faranno parte del gruppo che in estate dovrà difendere il titolo conquistato in quel di Berlino. Non pare correre rischi Alberto Gilardino, soprattutto visto il non felice momento dei vari Giuseppe Rossi e Quagliarella. Per l’attaccante viola i dubbi paiono riguardare quasi esclusivamente il posto da titolare, in particolare se alla comitiva azzurra dovesse aggiungersi il bianconero Amauri. In Italia Gamberini ha pochi rivali nel proprio ruolo, ma l’infortunio occorsogli proprio in queste settimane e la fiducia di Lippi nel blocco di difensori centrali della Juventus potrebbero limitare di non poco le sue chances. Discorso diverso per Montolivo, in grande crescita nella Fiorentina, ma spesso in difficoltà coi moduli di Lippi. Ai nostri microfoni, Antonio Bongiorni, uno che il centrocampista lombardo lo conosce bene, ha detto che se dovesse fallire in queste due gare, le possibilità per Montolivo di andare in Sudafrica sarebbero quasi nulle. Dura lex sed lex; viene però da chiederci: gli sarà dato sufficiente spazio per dimostrare che la sua è una vera e propria maturazione? Proprio Lippi ha dichiarato che grosso modo la rosa dei probabili partecipanti ai mondiali ce l’ha già in mente e che le gare a disposizione sono poche. Discorso ampiamente comprensibile, ma allo stesso tempo ingiusto. E che si può applicare anche alla situazione di Marco Marchionni: verranno valutati i pochi minuti che avrà a disposizione nelle prossime amichevoli internazionali o si terrà conto del fatto che si tratta di uno dei migliori interpreti in assoluto del proprio ruolo, per quanto dimostrato finora in Campionato e Champions League? La risposta l’avremo tra poco più di sei mesi. Intanto speriamo che i Fiorentini, che durante le partite della nazionale spesso sbadigliano o cambiano canale, già da domani possano esaltarsi per qualche zampata del “Gila” e magari –a partita in corso, visto che ormai Lippi ha già dato la formazione anti-Olanda- per qualche sgroppata di Marchionni e per qualche passaggio illuminante di Montolivo. E che "il Gambero" recuperi davvero in tempo per la sfida champions con il Lione, e possa sfoderare contro i Francesi, magari proprio sotto gli occhi di Marcello Lippi, una delle sue prestazioni impeccabili".